Un testimone che attraversa un lungo percorso che parte dal passato, attraversa il presente e guarda al futuro è l’emblematico protagonista del manifesto della 60esima edizione del Festival dei Popoli – Festival Internazionale del Film documentario, a Firenze dal 2 al 9 novembre in vari luoghi della città. Oltre al cinema La Compagnia, sala principale del festival, Spazio Alfieri, Istituto Francese di Firenze, Cinema Stensen, Auditorium di S. Apollonia, Mediateca Regionale Toscana, Spazio Ottagono delle Murate, ZAP Zona Aromatica Protetta, BUH! Circolo Culturale Urbano.
“In occasione della 60a edizione – ha spiegato Alberto Lastrucci, direttore del Festival dei Popoli – proponiamo un’immagine che evoca il lungo percorso e l’ininterrotta attività del nostro festival che, fin dalle origini, si propone di essere un ‘testimone del suo tempo’, ma anche un avvistatore delle nuove tendenze in avvicinamento (cinematografiche, culturali, sociali, politiche, ecc.). L’immagine presenta la figura emblematica di un testimone che, attraverso decenni caratterizzati da strumenti tecnologici in continua evoluzione, mantiene inalterato il suo ruolo di osservatore, cronista, story-teller. Un simbolo di tutte le autrici e di tutti gli autori dei ‘racconti del mondo’ che compongono il programma”.
Il festival annuncia anche la sezione speciale per il 60° anniversario, chiamata “Diamonds are Forever” e curata da Daniele Dottorini, che ripercorre gli ultimi sessanta anni di cinema documentario per riscoprire una costellazione di gioielli da riportare alla luce. 20 i titoli che compongono questa sezione: da Titicut Follies di Frederick Wiseman a Dont Look Back di D.A. Pennebaker entrambi del 1967; da Les Enfants Jouent a la Russie di Jean-Luc Godard a First Love di Krzysztof Kieślowski del 1974; da Sud di Chantal Akerman a Harat di Sepideh Farsi.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis