Salvare un film dall’azione distruttiva del tempo. Salvare letteralmente un film, fotogramma per fotogramma, suono per suono, riportandolo a nuova luce e a nuova vita. A nuova perfezione. Esiste qualcosa di più emozionate e prezioso agli occhi di chi ama il cinema? No, certo che no. Ed ecco perché il 23° Far East Film Festival ha deciso di premiare con il Gelso d’Oro alla Carriera 2021 L’Immagine Ritrovata di Bologna, laboratorio altamente specializzato nel campo del restauro cinematografico.
I destini del FEFF e dell’Immagine Ritrovata, la cui attività si è sviluppata sotto il segno della Fondazione Cineteca di Bologna, hanno trovato un punto d’incontro proprio in Oriente, grazie alla coraggiosa scommessa di Davide Pozzi e Gianluca Farinelli: mettere radici anche nel cuore del “lontano Est”. Una scommessa che, facendo nascere L’Immagine Ritrovata Asia, ha permesso al FEFF di restituire molti capolavori alla bellezza originaria (o, come nel caso del cult Made in Hong Kong di Fruit Chan, di scongiurarne concretamente la fine). Pensiamo ai sei meravigliosi gioielli di Wong Kar Waiche la friulana Tucker Film sta distribuendo con successo nei cinema italiani (la monografia s’intitola Una questione di stile e vede brillare In the Mood For Love, Hong Kong Express, Happy Together, Angeli perduti, Days of Being Wild,As Tears Go By). E pensiamo, ovviamente, alla trilogia di Infernal Affairs, firmata dal magico duo Andrew Lau-Alan Mak: il restauro del primo, leggendario, capitolo (Scorsese, ricordiamo, ne ha tratto il suo The Departed) chiuderà ufficialmente il Far East Film Festival venerdì 2 luglio.
L’International Festival Premiere sarà preceduta dalla cerimonia di consegna del Gelso d’Oro. Un premio a chi crede nel dialogo culturale tra Oriente e Occidente e lo porta avanti con amore e tenacia.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci