Viste le nuove disposizioni legislative sulle riaperture, il Far East Film Festival terrà la 23° edizione dal 24 giugno al 2 luglio nelle sale del Visionario e del Cinema Centrale di Udine. Dunque si recupera “la dimensione ‘festivaliera’” a scapito di quella “digitale”, com’è stata lo scorso anno e come sembrava dovesse essere anche nel 2021.
Non sarà una sala unica, la cui gestione avrebbe comportato eccessivi rallentamenti e disagi, ma più sale e un’arena all’aperto, il garden del Visionario, grazie a cui rendere fluida la programmazione e, appunto, l’osservanza delle regole. Assieme al FEFF ci sarà il FEFF Campus, scuola di giornalismo per giovani talenti orientali e occidentali capitanata da Mathew Scott, e ritroveremo anche Ties That Bind, il workshop di coproduzione Asia-Europa, e Focus Asia, cioè l’area Industry del Festival.
Focus Asia, con la sezione Far East in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione), il project market e un fitto calendario di webinar si svolgerà dal 30 giugno al 2 luglio. Parte del programma di Ties That Bind si svolgerà nelle stesse date.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis