Nell’incredibile fucina di talenti che si nasconde dietro una produzione cinematografica meritano il loro spazio anche quegli artisti che grazie alla loro musica valorizzano al meglio le immagini, le storie e i personaggi che ci emozionano sul grande schermo. Sono ben due le statuette dedicate ai musicisti ai Oscar: quello per la Miglior colonna sonora e quello per la Miglior canzone originale. In vista dell’ormai prossima scadenza per la consegna delle squadre del FantaOscar di CinecittàNews, vi segnaliamo chi ha più possibilità di vincere e vi invitiamo ad ascoltare tutti i brani per farvi una vostra idea.
CANZONE ORIGINALE
Quanti avrebbero voluto vede il divertentissimo blockbuster bollywoodiano RRR candidato nella categoria di Miglior film internazionale? I tantissimi appassionati che si sono innamorati del film guardandolo perlopiù su Netflix, si dovranno però accontentare della nomination come Miglior canzone originale e dello status di favorito. Tutti probabilmente ricordano con un misto di stupore ed esaltazione la prima volta che hanno visto la scena incredibilmente sopra le righe in cui viene performata Naatu Naatu. A mesi di distanza starà ancora suonando e danzando nelle teste di tanti.
La più grande rivale per la vittoria finale proviene dall’accoppiata pregna di “black power” composta da Rihanna e Black Panther: Wakanda Forever. Indubbiamente la canzone si sposa meravigliosamente con l’aspetto più vincente del film: ovvero il riuscito omaggio al defunto Chadwick Boseman, protagonista del primo capitolo. La ballata Lift Me Up emoziona e funziona: se vincesse non ci sarebbe molto da stupirsi.
Altro giro, altra diva. Anche Lady Gaga vuole mettere i bastoni nelle ruote dei concorrenti alla statuetta con la sua energica Hold My Hand, le cui note volano alte come i jet di Top Gun: Maverick. La canzone ha le giuste vibrazioni a stelle e strisce per galvanizzare i nostalgici fan del franchise, felici di tornare tra le nuvole insieme al loro beniamino Tom Cruise. Basterà per la vittoria finale?
“Avrebbero potute esistere numerose vite, libere dall’entropia, legate per l’eternità”. This is a life di Son Lux, Mitski e David Byrne in pochi minuti restituisce un manifesto dello spirito del film più iconico di quest’anno. Eccentrica, polifonica, ricca di stimoli che ti portano a riascoltarla ancora e ancora: questa canzone è lo specchio di Everything Everywhere All at Once. Anche senza statuetta, non poteva che stare in questa lista.
Il film a episodi a tematica femminista Tell It Like a Woman non è certo stato protagonista della stagione cinematografica e in molti avrebbero semplicemente ignorato la sua esistenza se non fosse per la candidatura alla canzone Applause scritta da Diane Warren e cantata magnificamente da Sofia Carson. La canzone merita un ascolto, difficilmente una statuetta.
COLONNA SONORA
Babylon è stato uno dei titoli più controversi della passata stagione, dividendo letteralmente in due il pubblico. Tra i tanti difetti che non hanno fatto apprezzare il nuovo film di Damien Chazelle al pari del precedente La La Land, di certo non c’è il comparto musicale, aspetto che non poteva essere trascurato dall’autore del musical più popolare dell’ultimo decennio. La colonna sonora del fido Justine Hurwitz, già trionfatrice ai Golden Globes, accompagna il viaggio dei personaggi per l’intera durata di questa Odissea filmica nella perdizione umana, restituendo al meglio l’idea di “Babilonia” che Chazelle aveva in mente. Le sonorità jazz anni ’20 la fanno da padrone per una soundtrack che non può non essere tra le favorite.
L’impianto tecnico di Niente di nuovo sul fronte occidentale è probabilmente uno dei migliori che si sia visto negli ultimi tempi, nonostante non sia una produzione squisitamente hollywoodiana. La colonna sonora di Volker Bertelmann non fa eccezione, come conferma il recente premio ottenuto ai BAFTA. Colpisce in particolare il tema principale che torna per tutto il corso del film: tre note bassissime che vibrano visceralmente, restituendo un senso di nausea e sconcerto perfettamente in linea con ciò che provano i giovani e disperati protagonisti. Chi ha visto il film non se ne dimenticherà mai.
Tra i favoriti di questa categoria non può mancare il fuoriclasse John Williams, la seconda persona con più nomination agli Oscar dopo Walt Disney, con ben 53 candidature e 5 vittorie. Steven Spielberg vi si affida per l’ennesima volta e fa più che bene: il sognante viaggio nel mondo del cinema che è il suo The Fabelmans diventa più che mai tangibile grazie alla semplice e avvolgente melodia al pianoforte composta per l’occasione.
Con Banshees of Inisherin Martin McDonagh ci porta in un’isola irlandese fuori dal tempo, in uno spazio di confine tra il mondo reale e quello metafisico. Niente di ciò avrebbe funzionato senza la riuscitissima colonna sonora firmata da Carter Burwell, che ci immerge in una meravigliosa atmosfera bucolica e al tempo stesso scava nell’inquietudine del suo protagonista. Difficile che riuscirà a battere i concorrenti di questa edizione, ed è davvero un peccato.
Everything Everywhere All at Once è l’unico film presente in entrambe le categorie musicali e – con le sue 11 candidature – questo non stupisce affatto. Come tutto il film dei Daniels, la colonna sonora del gruppo Son Lux è un proliferare caotico di stimoli diversi, che tocca tutte le corde emotive possibili e immaginabili. Nomination meritata, ma una cosa è certa, tra tutti i premi che il film probabilmente si porterà a casa, EEAAO potrà fare a meno di questa statuetta.
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