Fanny Ardant dirige Asia Argento

“Il cinema è la possibilità di parlare ad alta voce per dire tutto quello che si pensa. Anche se non dovrei dirlo in questa circostanza, non ho mai dato importanza ai premi, né tanto meno mi interessa fare un paragone tra cinema italiano e francese. Fare un film è una grande opportunità che ti consente di viaggiare, andare oltre, condividere qualcosa”. E’ la filosofia dell’attrice francese Fanny Ardant, a Roma in versione bionda per partecipare al Globo d’oro, che ha da poco terminato le riprese di Cadences obstinées, una pellicola sentimentale di cui firma la regia e che vede nel cast Asia Argento, Nuno Lopes, Gérard Depardieu, Franco Nero e che lei stessa definisce “un film globale, europeo, con grandi attori”. Girato a Lisbona, racconta la vicenda di una talentuosa violinista di successo, Margo (Asia Argento), che ha abbandonato la carriera per dedicarsi al marito Furio, ma la loro unione è da tempo in crisi. Architetto, Furio (Nuno Lopes) è impegnato nel restauro di un albergo quando Margo tenta di ravvivare il loro rapporto. Man mano che i lavori procedono e la data dell’inaugurazione dell’hotel si avvicina, niente andrà come previsto. Cadences obstinées è il secondo lungometraggio diretto da Ardant dopo Cendres et sang del 2009. 

Ardant, vista di recente in un cameo nel film di Paolo Sorrentino La grande bellezza, è venuta a Roma appositamente per consegnare il Globo alla carriera a Franco Zeffirelli che l’aveva diretta in Callas Forever nel 2002. L’attrice ha manifestato grande tenerezza nei confronti di un commosso Zeffirelli. Nel consegnargli il Globo d’oro ha espresso un augurio particolare: “I premi sono come i gelati, una volta gustati bisogna ricominciare subito, con un nuovo lavoro. Ce lo devi promettere”. Il regista ha replicato di essere felice di constatare che nel cinema ci sono tanti nuovi giovani talenti e non ha nascosto il desiderio di “poter realizzare un nuovo progetto cui tengo molto”.