Faenza: film in tv solo nel prime time


Nella giornata conclusiva dell’Ischia Film & Music Global Fest si è parlato di “Product Placement: un sogno o una crescente realtà?” Oltre al sottosegretario del ministero dei Beni Culturali Nicola Bono, sono intervenuti anche i registi Maurizio Nichetti e Roberto Faenza, raccontando le loro rispettive esperienze a riguardo.R. Faenza
Nichetti si è lamentato del fatto che in Italia “i film si riescono a realizzare ma poi magari escono male, come è capitato a me con l’ultimo film, Honolulu Baby del 2001. Da allora, non faccio più cinema e mi dedico ad altre cose, cartoni animati, televisione e festival. Credo sia ormai necessario trovare un’azienda che sposi in tutto e per tutto il progetto di un regista, senza lasciarlo a metà strada. Ma facendosi forte del fatto che più il film viene visto e sponsorizzato nel mondo, più l’azienda che ha investito con il product placement può trarne benefici”.
E mentre il sottosegretario Bono sottolineava l’importanza che il ministero dei Beni Culturali “sostenga il cinema e la cultura attraverso il Fus”, Roberto Faenza ha dichiarato che “il cinema italiano non ha bisogno del sostegno né di finanziamenti pubblici, perché i soldi si riescono a trovare grazie ai privati. E’ invece importante costringere le televisioni, attraverso un’adeguata legislazione, a sostenere il cinema, che ha fatto crescere molto la tv e questa in cambio non ha mai restituito nulla al cinema. La Francia oggi, con le sue leggi, sta obbligando le tv a non trasmettere i film nel weekend, ma negli orari di prime time: il film acquista così un valore sempre crescente perché viene visto da un numero maggiore di spettatori e sia i privati che hanno investito nel prodotto artistico sia gli artisti stessi ne traggono maggiori benefici, essendo più conosciuti nel mondo. Purtroppo, in Italia i film vanno in onda dopo la mezzanotte. Questo è un problema culturale e non politico: si spendono miliardi per educare i ragazzi nelle scuole e se ne spendono altrettanti per diseducarli con una tv aberrante”, ha concluso Faena che ha ormai finito le riprese del suo nuovo film I giorni dell’abbandono, con Margherita Buy e Luca Zingaretti, tratto dall’omonimo libro di Elena Ferrante. La pellicola, che uscirà il 16 settembre nelle sale con Medusa, è in predicato per partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia e narra la storia della profonda crisi di una donna abbandonata dal marito.

15 Luglio 2005

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