Un inno al digitale. A cantarlo è stato Giuseppe Bertolucci (leggi l’intervista di Tam Tam) nella conferenza stampa di presentazione di L’amore probabilmente, il film in concorso in “Cinema del presente” che segna il debutto con le nuove tecnologie del regista. Ad accompagnarlo sono stati il produttore Massimo Cortesi e tutti gli attori.
“Il digitale è molto versatile e si presta a tantissimi usi. A un autore regala prezioso tempo con i suoi attori e di conseguenza meno tempo da spendere nell’allestimento di luci e scenografia. E’ una fonte di libertà.” Discorso condiviso dal produttore Cortese per il quale il digitale rappresenta “una nuova frontiera” che ha permesso un notevole risparmio di costi per questo film coprodotto insieme alla televisione svizzero-italiana e con un contributo delle stato italiano.
Descritto come una specie di work-in-progress, secondo Bertolucci, L’amore probabilmente è un Love-in-progress. Un film narcisista che si guarda allo specchio come quel famoso ritratto di Velasquez dove si intravede l’artista al lavoro grazie alla presenza di uno specchio. Sul set la presenza di Sonia ha creato una terza dimensione, esaltata dall’ottimo lavoro del montatore che ha potuto creare questi due film in uno, cosa non prevista dalla sceneggiatura iniziale, ma sviluppatasi lavorando con gli attori sul set.”
Per la protagonista del film, Sonia Bergamasco, recitare davanti alla telecamera digitale è stato facile. Si è abituata alla “silenziosa ma vicinissima presenza della telecamerina come se fosse un altro attore”.
Rosalinda Celentano, nel ruolo di Chiara, ha definito il film “un’esperienza unica” e pur lodando la libertà acquisita con il digitale, ha sottolineato l’importanza fondamentale del regista.
Fabrizio Gifuni, interprete di Cesare, conferma: “Stimolante, creativo, una fonte di massima libertà anche quando la piccola camera digitale ti sta a cinque centimetri dalla faccia. E’ stata una danza con l’operatore”, ricordando il meraviglioso contributo del direttore della fotografia, Fabio Cianchetti, assente giustificato perché impegnato sul set di Cristina Comencini.
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