Ieri, 22 dicembre, il cinema italiano ha festeggiato i suoi talenti più luminosi al Teatro Sala Umberto di Roma con la serata di gala dei Fabrique du Cinéma Awards 2021, il premio istituito dall’omonima.
Giunti alla settima edizione e realizzati con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, i Fabrique du Cinéma Awards premiano come sempre il coraggio e l’innovazione, scegliendo ogni anno una Giuria di nomi prestigiosi dello spettacolo italiano e internazionale: quest’anno a presiedere il concorso è stato l’attore e regista Alessandro Gassmann, affiancato dalla madrina Maya Sansa, attrice a vocazione europea, dal giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori, dallo scrittore Enrico Pandiani, dal fumettista Giacomo Bevilacqua, dalla scrittrice Michela Murgia e dal cantautore Alex Britti.
Durante la serata, che ha avuto come colonna sonora le musiche dal vivo del jazzista Stefano Di Battista, i nomi più celebri del cinema italiano sono saliti sul palco per un omaggio a un’arte che, dal grande e dal piccolo schermo, mai come negli ultimi anni ci è stata tanto vicino. Tra questi, Zerocalcare, Michela Giraud, Beppe Fiorello, Francesco Montanari, Alma Noce, Aurora Giovinazzo, Federico Cesari e il collettivo di videomaker degli SlimDogs.
Partner sociale dei Fabrique du Cinéma Awards è ancora una volta Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e bambini e garantire loro un futuro, che attraverso un monologo della giovane e talentuosa attrice Cristina Magnotti, scritto dall’autrice Simona Angioni, ha sensibilizzato il pubblico, catapultandolo nella realtà che una ragazza della sua età sta oggi vivendo in Afghanistan.
Sono stati assegnati premi in ben 12 categorie. Miglior film internazionale è Botox di Kaveh Mazaheri (Iran); Miglior opera italiana innovativa e sperimentale va a Re Granchio di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (in foto), distribuito da Cinecittà; Miglior opera prima italiana va a L’afide e la formica di Mario Vitale; Miglior attrice è Irene Vetere per il film La tana; Miglior attore è Giancarlo Commare per il film Maschile singolare; la Miglior Serie TV è Strappare lungo i bordi di Zerocalcare; Miglior Colonna sonora va a Federico Bisozzi, Davide Tomat per il film Mondocane; Miglior Documentario internazionale va a Her Stories di Abd Al-Kader Habak (Siria); Miglior Cortometraggio Italiano è Il Moro di Daphne Di Cinto; Miglior Cortometraggio Internazionale è Hair Tie, Egg, Homework Books di Runxiao Luo (Cina), la Miglior Sceneggiatura di cortometraggio internazionale è quella di In buone mani di Mirco Roncoroni (Italia).
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci