Eva Robin’s, la bellezza ambigua del grande e del piccolo schermo, l’attrice esaltata da Alessandro Benvenuti in Belle al bar, descrive il suo nuovo personaggio di Cattive inclinazioni, una cantante lontana dalla scena per 10 anni, frustrata dal desiderio di recuperare un po’ della sua vecchia notorietà. Il film, diretto da Pierfrancesco Campanella, è un thriller erotico in sala dal 26 settembre, distribuito da Columbia Tristar Italia che promette scene grottesche e surreali gustose. Un giallo in cui il serial killer ha il particolare vezzo di uccidere le vittime con una squadra da disegno metallica. Nel cast, oltre alla Robin’s, Florinda Bolkan, Mirca Viola, Guido Berti, Elisabetta Rocchetti, Elisabetta Cavallotti e Franco Nero.
In che modo il suo personaggio è ispirato a Donatella Rettore?
Nicole non ha uno spessore che ricordi la cantante sotto il profilo psicologico; i toni del film sono piuttosto grotteschi e sopra le righe. Nicole, lesbica e sull’orlo di un esaurimento nervoso, somiglia alla Rettore nel senso di una donna che ha avuto molto successo nel passato ma che poi è scomparsa dalla scena. Pierfrancesco Campanella la conosce molto bene e così me l’ha indicata come riferimento per il mio personaggio.
Come si sviluppa la catena di omicidi?
Si innescano dei meccanismi di follia quando i personaggi, compreso il mio, iniziano a coltivare la speranza di tornare sulla cresta dell’onda e tentano di usare i mezzi d’informazione per apparire una nuova volta in televisione. In generale gli omicidi hanno a che fare con l’esibizionismo televisivo, la cronaca nera, l’opinione pubblica…
I mezzi di comunicazione di massa ‘uccidono’?
Bisogna quantomeno essere molto cauti nel loro uso. Io stessa in passato ho assaggiato sulla mia pelle cosa vuole dire abusare dei mezzi d’informazione. Era il ’92: mi esposi molto al fianco di Gianni Boncompagni…
Ora mi modero, in tv vado schermata. Anche quando mi offrono dei ruoli che non mi soddisfano mi nego più volentieri, non ho sete di apparire.
Come ha conosciuto Campanella?
L’ho incontrato per caso a Roma durante un nubifragio. Ero appena uscita dal turno in saletta di doppiaggio per Il bello delle donne 2 insieme al regista Maurizio Ponzi, è stato lui a presentarmi Campanella.
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