Béla Tarr, Jacopo Quadri, la poetessa Mariangela Gualtieri e Paolo Mereghetti sono tra gli ospiti della settima edizione de L’immagine e la parola che inizia venerdì 29 marzo a Locarno. Ruoterà attorno alla relazione tra maestri e discepoli, come fertile terreno di scambio nel processo creativo, il programma dell’evento primaverile del Locarno Film Festival. In un momento in cui la fragilità delle relazioni umane e la sfiducia nel futuro dominano il panorama sociale, il Locarno Film Festival sceglie di puntare sulla centralità dello scambio culturale, che da sempre avviene tra diverse generazioni. Il rapporto tra maestri anticonformisti e discepoli curiosi accomuna gli ospiti invitati quest’anno. Dall’imprescindibile cineasta ungherese Béla Tarr, che ha lasciato la regia per dedicarsi all’insegnamento (e terrà a Locarno uno dei suoi prestigiosi workshop), all’omaggio a Bernardo Bertolucci, autore che ritornò con i suoi ultimi film proprio a una riflessione sull’adolescenza, fino alle “giovani parole” della drammaturga e poetessa Mariangela Gualtieri che si riflettono nel ritratto ad opera della filmmaker ventenne Ana Shametaj.
La settima edizione de L’immagine e la parola, sotto la direzione artistica di Lili Hinstin e a cura della critica cinematografica Daniela Persico, si terrà dal 29 al 31 marzo. www.locarnofestival.ch
Yuri Ancarani, Rong Guang Rong e Samira Guadagnolo presenti al Festival di Locarno con: San Vittore, Lengmo weiyang lengmo e Incompiuta, tre film indipendenti italiani che guardano al cinema con stili e approcci diversi.
L'edizione numero 72 del Festival di Locarno si conclude con il Pardo d'oro a Pedro Costa per Vitalina Varela. Quattro premi (tra cui una menzione speciale per la giuria) anche a Maternal di Maura Delpero, unico film italiano del Concorso Internazionale
L'horror di Roberto De Feo presentato in Piazza Grande, al Festival di Locarno, nella sezione Crazy Midnight. Interpreti principali sono Francesca Cavallin e il giovanissimo Justin Alexander Korovkin. “Volevo fare un horror classico - sottolinea il regista - qualcosa che si distinguesse dai prodotti americani che stanno uscendo negli ultimi tempi..."
Daniela Persico, la selezionatrice italiana del festival, racconta le tante attività attraverso le quali la manifestazione svizzera sostiene il cinema indipendente e i giovani professionisti di tutto il mondo