Esordio “selvaggio” con Benh Zeitlin per Satine Film

Beasts of the Southern Wild, che in Italia si chiamerà Re della terra selvaggia, esordio del regista americano Benh Zeitlin, candidato a quattro premi Oscar (migliore film, regia, sceneggiatura e attrice protagonista per la piccola Quvenzhané Wallis) è il primo titolo della neonata Satine Film di Claudia Bedogni, che lo porterà nelle sale italiane dal 7 febbraio in una trentina di copie in collaborazione con la Bolero.

Un film, amato in tutto il mondo, elogiato dal presidente Obama, da Robert Redford e da Emir Kusturica, che la distributrice ha scovato allo European Film Market di Berlino ed è riuscita ad accaparrarsi sconfiggendo altri concorrenti.

Vincitore di numerosi premi (dal Sundance alla Caméra d’Or al Festival di Cannes, è stato un colpo di fulmine immediato per Claudia Bedogni. “Con la mia nuova società, che prende il nome dal personaggio di Nicole Kidman in Moulin Rouge, non pensavo alla distribuzione, ma piuttosto a entrare in coproduzione per la scoperta di nuovi talenti e allo sviluppo progetti, ma questo film mi ha spinto a rischiare, sia per la qualità cinematografica che per i valori che contiene. So bene che entrare in un mercato così competitivo con un’opera prima non è facile, ma credo che le candidature all’Oscar ci aiuteranno”.

L’ultraindipendente Re della terra selvaggia, realizzato dal giovane Zeitlin con un gruppo di artisti tutti alle prime esperienze, è stato acquistato da Fox Searchlight per il Nordamerica e ha incassato 11 milioni di dollari, mentre in Francia è diventato addirittura il film di Natale.

Particolarmente arduo è stato il doppiaggio: “E’ recitato con voci blues che quasi cantano più che parlare e anche trovare una bambina che potesse doppiare la piccola protagonista in modo naturale, senza affettazione non è stato facile”, dice ancora Bedogni.

Il titolo italiano è stato scelto insieme al regista, come spiega lo stesso Zeitlin: “Mi convince l’idea del re, che fa pensare al re della foresta e rispecchia la filosofia del film, il senso della sopravvivenza e il rapporto strettissimo con la natura”.