Martedì 14 maggio alle 19.00 al Farnese Arthouse, nell’ambito della rassegna Solo di martedì (a cura di Paola Cassano, Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Cristina Piccino) sarà proiettato il documentario Esa casa amarilla di Valeria Ciceri e Marina Vota.
Il film è girato fra l’Italia e l’Argentina e parla di aborto, partendo da un punto di vista personale – legato all’esperienza delle due registe – ma che si fa via via più politico.
Al termine della proiezione la regista Valeria Ciceri incontrerà il pubblico insieme a Bianca Monteleone (Obiezione respinta – NUDM).
La storia è quella dell’incontro tra due amiche registe, unite dal ricordo dei rispettivi aborti. Insieme iniziano un viaggio tra Buenos Aires e l’Italia settentrionale, spinte dall’esigenza di superare questo ricordo. Il cammino le avvicina ad altre donne passate attraverso la stessa esperienza, ciascuna con il proprio racconto e il proprio vissuto. Nelle loro storie, però, si scorge anche il limite del film: l’impossibilità di rappresentare un’esperienza intima. E proprio questo ostacolo sarà il punto di partenza di un racconto immaginario.
“Tutto è iniziato quando, nell’ambito della nostra amicizia, ci siamo ritrovate incapaci di parlare dei rispettivi aborti”, hanno raccontato le autrici. “Per reagire a questo silenzio abbiamo iniziato a registrarci reciprocamente e, in seguito, a rivederci parlando di un evento che per noi era ancora traumatico. Da qui è nato l’incontro con altre donne e la possibilità di documentare storie e vissuti diversi tra loro. Il film si è allora trasformato in un percorso, in doppia prima persona, sull’intimità e la sua possibile messa in scena. Un viaggio in auto tra le strade di Buenos Aires e l’Italia settentrionale, alla ricerca del modo giusto per rappresentare un’esperienza intima, nei suoi limiti e nelle sue difficoltà. Questi stessi limiti hanno trovato nell’immaginazione uno strumento che ha aperto le porte all’intimità”.
Valeria Ciceri (Como, 1990) a vent’anni si è trasferita a Buenos Aires, dove si è poi laureata in regia presso l’Università del cinema. Durante i suoi studi ha diretto i cortometraggi Mara (2016) e Roma (Buenos Aires) (2018). Presentato al Festival di Torino (TFFDOC Italiana), Esa casa amarilla è il suo primo lungometraggio.
Marina Vota (Buenos Aires, Argentina, 1991) è una sceneggiatrice laureata all’Università del cinema di Buenos Aires. Durante gli studi ha lavorato come assistente alla regia e tecnica del suono in diversi progetti d’ambito scolastico e professionale. Nel 2016 ha diretto il cortometraggio La decisión e nel 2021 la sua opera prima, Esa casa amarilla.
SOLO DI MARTEDÌ
Farnese Arthouse, 14 maggio, ore 19.00
Esa casa amarilla
Italia, Argentina, 2021, 71′
scritto e diretto da Valeria Ciceri, Marina Vota
fotografia Sofia Roccheri, Camila De Diago
montaggio Daniela Anze Suaze, Victoria Maréchal, Valeria Ciceri, Marina Vota
suono Camilo Molina, Facundo Sassón
musica Susi Pireli
con Marcela Zaniboni, Lua Rodriguez, Rossana Vittani, Alessia Loi, Elisabetta Leoni, Maura Sala, Irene Berteni, Patrizia Losito, Lucrecia Fracchia, Marina Vota, Valeria Ciceri
prodotto da Yaela Gottlieb per Pasajera Cine
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