Scelta nella rosa dei cinque finalisti nell’ultima edizione del Premio Strega, vincitrice – questa estate – del Premio Battaglia di Napoli, la scrittrice Elisabetta Rasy è di nuovo presente nelle librerie con la seconda edizione del suo avvincente romanzo, “La scienza degli Addii”, sospeso a
metà tra eventi storici e fiction romanzata. Dopo aver scritto fin dagli anni ’80 apprezzati romanzi – tra i quali “Ritratti di Signora” e “Tra noi due” – la Rasy narra la storia di due amanti, due poeti, Osip Mandel’stam e Nadezda Chazina che, nel maggio 1919, “condivisero la sventatezza e la coscienza di una catastrofe ineluttabile”. Separati per quasi due anni dalle turbolenze della storia, Nadezda e Osip si ritroveranno nel 1921 e non cesseranno di amarsi fino a quando, nel 1938, al culmine del terrore staliniano, Osip sarà deportato e morirà in un gulag siberiano. E se non morirà la sua poesia, sarà merito esclusivo di Nadezda, indomabile nell’amore e nel coraggio come apparve ai giovani visitatori della sua vecchiaia, quali Iosif Brodskij e Bruce Chatwin. Nadezda aveva infatti per anni ricopiato, nascosto e distribuito ad amici fidati i versi del marito, fino a diventarne la memoria vivente: a decenni dalla morte di Osip, le sue opere scampate alla condanna di Stalin sono tornate a rivivere tra gli uomini e le donne di tutto il mondo. Tra queste, Elisabetta Rasy, raffinata scrittrice e appassionata spettatrice cinematografica.
Elisabetta Rasy, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Il terzo uomo di Carol Reed, con Orson Welles e Alida Valli, Joseph Cotten e Trevor Howard.
Perché?
E’ una storia intrigante e affascinante, dove impera il meccanismo del mistero e dove recitano interpreti
straordinari. E’ un film che raccoglie tutta la sapienza
cinematografica: è un racconto complesso e contiene tutte quelle possibilità artistiche che il cinema è capace di offrire.
Che genere di film preferisce?
Sono una spettatrice onnivora e mi piacciono tutti quei film che raccontano una storia. Non mi piace invece il genere fantasy, le trame troppo poco credibili. Adoro la commedia, anche quella francese, come Il gusto degli altri di Agnes Jaoui, da lei stessa divinamente interpretata con Jean Pierre Bacri.
Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana.
Due buoni motivi per vederlo?
Giordana ha saputo raccontare questa storia con molta grazia, ogni scena è credibile, con un finale aperto e molto poetico, espresso dai due bambini seduti sul marciapiede di una strada trafficata, catapultati nel loro incerto futuro.
Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film italiano d’autore.
Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
La notte dei morti viventi di Romero.
Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Luigi Lo Cascio.
Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Margherita Buy.
E l’attore italiano che rimpiange di più?
Marcello Mastroianni.
Quale film rivede sempre volentieri?
A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, con Jack Lemmon, Tony Curtis e Marilyn Monroe, nei panni della deliziosa Zucchero Kandinski, soave suonatrice dell’ukulele. Amo la commedia cinematografica, se è priva però di volgarità e di banalità e quando c’è un mix perfetto di sensualità, humour e ironia, come nel caso di questa comedy americana: solo allora, lo spettacolo diventa davvero piacevole e imperdibile.
A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Steven Spielberg.
Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Jules e Jim di Francois Truffaut, con Jeanne Moreau, tratto dal romanzo omonimo di Henri-Pierre Roché: credo resti il ménage à trois più celebrato della storia del cinema.
Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Quelli stupidamente e inutilmente erotici, quelli che spacciano erotismo a tutti i costi, in scene dove spesso non
è richiesto, solo perché ancora pensano che possa fare cassetta. Spero che siano passate ormai quelle mode.
Quale sarà il prossimo film che vedrà?
The Brothers Grimm di Terry Gilliam, anche se so che non ha
riscosso molto successo negli Usa. Sono curiosa di come quel genio di Gilliam sia riuscito a trasporre sul grande schermo la magica fantasia dei Grimm, con tante citazioni favolistiche: da Cappuccetto Rosso a Cenerentola, da Hansel e Gretel a Biancaneve.
Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Sarei stata volentieri al posto di Ingrid Bergman in Casablanca, accanto ad Humprey Bogart, in quell’epilogo struggente, sotto le note di “As time goes by”: Play it again Sam.
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