Accolto da giudizi negativi e una tesa conferenza stampa in quel di Venezia, Nessuna qualità agli eroi di Paolo Franchi è stato presentato stamane a Roma. Definito dal regista e dal produttore Beppe Caschetto “un film che ha spiazzato gli spettatori perché europeo e non tipicamente italiano”, esce nelle sale il 28 marzo con Bim in 20 copie, ed è il primo progetto finanziato da RaiCinema insieme a Mediaset. La pellicola “difficile da realizzare – a detta di Caschetto – per il carattere con cui il regista è costretto in prima persona a convivere” non ha mancato di suscitare polemiche anche oggi quando il regista ha dichiarato davanti alla stampa che “la critica e la sua funzione sociale non esistono più da circa 15 anni”. Intervenuta la presidentessa del sindacato giornalisti cinematografici italiani, Laura Delli Colli, ha placato gli animi e diradato eventuali dubbi specificando ancora una volta che esistono due modi per scrivere di cinema: fare del giornalismo o della critica. Entrambi nobili ma distanti l’uno dall’altro.
Quisquilie se paragonate alle tematiche sollevate a Venezia, dove Franchi si era lasciato prendere la mano dalle dichiarazioni al punto da dire che “la masturbazione è un gesto anarchico”. Oggi il regista con il pallino per la psicoanalisi, ha fatto marcia indietro censurandosi da solo in un paio di occasioni e precisando che quella frase non voleva dire niente. L’attenzione è comunque tutta per Elio Germano, il protagonista di Nessuna qualità agli eroi che in Laguna catalizzò l’attenzione con una dibattuta scena di sesso: “E’ una cosa che riguarda tutti – ha detto l’attore – Non c’è niente di male. A Venezia si sono montate tante questioni su cose del tutto secondarie. Va bene la strumentalizzazione, ma non si deve esagerare”. Arrivato direttamente dal set di Come Dio comanda di Gabriele Salvatores, Germano che per interpretare il ruolo di Quattro Formaggi si è fatto crescere barba e capelli rossi precisa di aver saltato la conferenza di ieri per il film di Virzì, Tutta la vita davanti dov’è tra i protagonisti, semplicemente perché “il film di Virzì è una pellicola corale e io per principio invece difendo sempre le minoranze. Il film di Franchi ha bisogno di un maggiore sostegno”.
Come sceglie i ruoli da interpretare?
Quando scelgo i personaggi lo faccio sempre in base alla loro complessità. Uno con un’esistenza normale non mi attira, mentre se un ruolo comporta una certa profondità mi affascina. Nel caso di Luca di Nessuna qualità agli eroi poi c’era anche un background culturale molto interessante. Leggendo la sceneggiatura ho capito che in questo personaggio c’era una forte tradizione teatrale, molto Shakespeare, Dostoevskij, Sofocle. Luca è per molti versi un personaggio tragico che rappresenta le tematiche di sempre cantate da molti grandi classici: la storia di un uomo che deve confrontarsi con il proprio padre, con il proprio SuperIo, con il suo personale tribunale interno. Per un attore un ruolo così complesso è una benedizione. Per me il mestiere non si limita solo all’apparire o a far fare soldi ad altri.
Quest’anno la vedremo al cinema in quattro film Nessuna qualità agli eroi, Tutta la vita davanti, Il mattino ha l’oro in bocca e Il passato è una terra straniera. Non teme il rischio sovraesposizione?
Non penso mai a queste cose. Non so intuire se un film avrà successo o meno, ad esempio non volevo fare Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti.
Cosa le ha fatto cambiare idea?
Diverse cose all’interno della sceneggiatura, che infatti abbiamo cambiato insieme a Daniele. Decisiva è stata pure la decisione di incontrare prima delle riprese Vittorio Emanuele Propizio che interpreta il mio ruolo, quello di Accio, da ragazzino. Fondamentalmente sono sempre alla ricerca di personaggi che mi possano appartenere un po’. E’ il ruolo che deve interessare il pubblico e io cerco di trasformare il mio corpo in quello del personaggio. Alla gente non interesserebbe la personalità di Germano, e neanche io ci terrei ad esporla.
A che punto sono le riprese di Come Dio comanda?
Stiamo girando a Maniago del Friuli. Un posto con dei paesaggi bellissimi. Purtroppo lavorando tutto il tempo non riesco a vedere altro che l’albergo e il mal tempo fuori ma comunque è una grande esperienza con tanto di incredibili vino e prosciutto.
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