Ricorre oggi il trentesimo anniversario della scomparsa di Anna Magnani e anche il Festival Europa Cinema ha voluto ricordare la grande e indimenticabile attrice con un piccolo ma emozionante tributo. Ciao Anna della regista Elfriede Gaeng è un documentario di 17 minuti che racconta il privato della Magnani attraverso le foto dell’archivio del figlio Luca. Diviso in quattro capitoli (le risate, gli animali, il mare, Luca) il video della Gaeng è impreziosito da una colonna sonora composta da canzoni interpretate dalla Magnani e raccolte in un disco curato da Vincenzo Mollica.
Come nasce la passione per Anna Magnani e perché questo tributo?
Ho cominciato ad amare Anna vedendo i suoi film sin da bambina. La sua bravura è immensa, sapeva fare di tutto: cinema, teatro, rivista, televisione, canzoni. Ha saputo affrontare la vita e il successo con coraggio e ancora oggi il suo fascino rimane immutato. Sono contenta che in sala a Viareggio fossero presenti tanti giovani, perché tutti dovrebbero conoscere Anna, soprattutto chi oggi vuole fare cinema.
Come hai realizzato il tuo documentario?
Innanzitutto ho dovuto selezionare le foto. Il figlio Luca possiede un archivio con migliaia di immagini che fra l’altro potranno essere viste nella più imponente mostra fotografica – prodotta da Edizioni Interculturali, la stessa che ha contribuito al documentario della Gaeng – dedicata alla Magnani e che probabilmente si terrà a Frascati presso le Scuderie Aldo Brandini e proseguirà a Roma. Poi ho lavorato in avid per dare dinamicità al documentario e per creare un filo narrativo. Alcune foto le ho ritoccate colorandole quasi a rafforzare la gioia e i sentimenti di Anna.
Perché hai diviso il documentario in 4 capitoli?
Volevo dare un’immagine di Anna inusuale, lontana da quella classica raffigurata in Roma città aperta. Ho mostrato la Magnani più intima, meno drammatica e più gioiosa e vitale.
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