Ecco la commedia “scialla” che piace a Ettore Scola


Ettore Scola, autore quantomai schivo, ha voluto dare la sua benedizione all’esordio da regista di Francesco Bruni, sceneggiatore di vaglia che in qualche modo deve ricordargli il se stesso di qualche anno fa. “Io non concepisco un regista che non scrive, considero la regia come una precisazione della scrittura, invece ci sono in circolazione molti fotogrammi di registi analfabeti”, ha detto l’autore di C’eravamo tanto amati. Confessando che avrebbe voluto dirigere lui, tra i suoi tanti e splendidi copioni, almeno Il sorpasso e Un americano a Roma. Bruni, autore soprattutto per Paolo Virzì, ha immediatamente ricambiato la cortesia: “Ettore Scola, con Furio Scarpelli e Suso Cecchi D’Amico sono stati i miei maestri. Prima d’ora non pensavo a fare il regista, ma adesso le cose sono cambiate e sento in me la voglia di dirigere ancora. Anzi, mentre scrivevo il nuovo film di Virzì, pensavo: che peccato non dirigerlo”.

 

Il merito è in gran parte dell’accoglienza tributata a Scialla! (Stai sereno). L’opera prima, premiata a Controcampo italiano, in sala in 250 copie dal 18 novembre, sembra accompagnata da un’aura positiva: piace agli adolescenti, per il linguaggio contemporaneo, a partire dal titolo, un neologismo del gergo giovanile romano che significa “prenditela comoda, non ti agitare” e che ha ispirato anche il rap di Amir Issaa. E piace ai grandi, che si riconoscono evidentemente nella difficoltà di essere padre incarnata dal personaggio di Fabrizio Bentivoglio, ex scrittore di belle speranze ora fallito – fa il ghost writer per biografie di cantanti e calciatori, persino di una pornostar – che si ritrova ad accudire il quindicenne Luca (l’esordiente-rivelazione Filippo Scicchitano) affidatogli dalla madre in partenza per l’Africa insieme a una notizia scioccante: il pischello è suo figlio. Il neo-padre salverà il ragazzetto da un brutto giro di spaccio, tirando fuori le “palle”, ma sarà a sua volta salvato dall’impotenza in cui è precipitata la sua vita. “Bruno Beltrame – racconta l’attore – è uno che ha il terrore di ritrovarsi padre perché non sa dire la parola più importante e difficile da dire a un figlio, non sa dire no”.

 

Francesco Bruni rivela di aver avuto in testa due modelli: Pinocchio e Geppetto da una parte, Enea che porta sulle spalle il padre Anchise mentre fugge da Troia in fiamme, massimo esempio di pietas dall’altra. “Quell’immagine, presa dalla mitologia, l’ho usata addirittura come frontespizio della sceneggiatura ed è richiamata anche nella locandina del film, con il padre che viene portato in motorino dal figlio. Enea mette in salvo Anchise, così come Luca riscatta Bruno da una vecchiaia prematura”. Aggiunge Bentivoglio, da poco padre tardivo di una bambina: “E’ un amore gratuito, disinteressato, che viene dato a perdere senza volere in cambio neanche un grazie. Ma è un amore che il padre si deve guadagnare”. Anche passando per una prova fisica inattesa per un intellettuale come lui. “Lo ammetto, Bruno Beltrame è un Lebowski, un mezzo barbone, mentre nel film quelli che hanno fatto i soldi vengono dal nulla, come il Poeta (Vinicio Marchioni), il gangster che però ama l’arte e il cinema di Truffaut, o come Tina, la pornostar slovacca”. Per questo ruolo era perfetta Barbora Bobulova: “E pensare che all’inizio non volevo accettare, mi sembrava di tornare indietro dopo tanta fatica per perdere il mio accento dell’Est – rivela l’attrice – però quando ho letto il copione, ho cambiato idea”. Luci rosse sui generis, visto che Tina ha intrapreso il mestiere anche per mantenere un figlio che ha tirato su da sola.

 

Ennesima commedia della stagione, Scialla! vuole comunque distinguersi per stile. “E’ una commedia lenta, problematica, una commedia scialla. Per far ridere non c’è per forza bisogno di far parlare tutti in fretta e a voce alta. Fabrizio è perfetto col suo stile compassato, sembra sir John Gielgud“, dice ancora Bruni. Mentre il produttore Beppe Caschetto svela che un ulteriore modello è stato Bill Murray in Lost in Translation.

 

 

autore
15 Novembre 2011

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