Ecco la Berlino dei Taviani e delle “regine”


I fratelli Paolo e Vittorio Taviani saranno in concorso al Festival di Berlino (dal 9 al 19 febbraio la 62ma edizione) con Cesare deve morire che uscirà in Italia il 2 marzo distribuito da Sacher ed è prodotto da Kaos Cinematografica in collaborazione con Rai Cinema. Girato nella Sezione di Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia: con i detenuti, alcuni dei quali segnati dalla “fine pena mai”, come attori, il film è incentrato sul “Giulio Cesare” shakespeariano, che alla fine viene rappresentato con successo sul palcoscenico del carcere. Di giorno in giorno, nelle celle, nei cubicoli dell’ora d’aria, nei bracci della sezione, il film racconta come, attraverso prove che sempre più coinvolgono i detenuti nel profondo, prenda forza la grande tragedia, scoprendo nello stesso tempo le cadenze oscure della loro vita quotidiana di condannati.

Così i due registi toscani, già a Berlino nel 2007 col loro lavoro precedente La masseria delle allodole, spiegano la genesi del progetto: “Abbiamo visto alcuni loro spettacoli come ‘La tempesta’, diretti da Fabio Cavalli che da tempo ha portato il teatro in carcere, e soprattutto il ‘Giulio Cesare’ realizzato lì dove ci sono il potere, la mancanza di libertà, l’omicidio, la colpa e il rimorso”.

 

Oltre a Cesare deve morire dei Fratelli Taviani, in concorso a Berlino troviamo Aujourd’hui (Francia, Senegal) di Alain Gomis; Barbara (Germania) di Christian Petzold con Nina Hoss; Gnade (Germania, Norvegia) di Matthias Glasner; Jayne Mansfield’s Car (Russia, Usa) di Billy Bob Thornton, con Robert Duvall, John Hurt, Kevin Bacon; L’enfant d’en haut (Svizzera, Francia) di Ursula Meier con Lea Seydoux,  Gillian Anderson, Martin Compston; Meteora (Germania, Grecia) di Spiros Stathoulopoulos; Tabu (Portogallo, Germania, Brasile, Francia) di Miguel Gomes; Just The Wind (Ungheria, Germania, Francia) di Benedek Fliegauf; Was bleibt (Germania) di Hans-Christian Schmid. Confermato per Berlinale Special In the Land of Blood and Honey (Usa) esordio nella regia dell’attrice Angelina Jolie.

 Un’altra diva americana, Meryl Streep riceverà l’Orso d’Oro alla carriera il 14 febbraio in occasione della proiezione del controverso biopic su  Margaret Thatcher The Iron Lady, straordinario pezzo di bravura della famosa interprete. Berlino ha previsto inoltre un omaggio con la proiezione di alcuni dei suoi capolavori tra cui Kramer contro Kramer, La scelta di Sophie, La mia Africa, I ponti di Madison County e Radio America.

 

Il film d’apertura del festival, il 9 febbraio, sarà invece Farewell, My Queen del francese Benoit Jacquot. La pellicola, con Diane Kruger nei panni della regina Maria Antonietta, è un adattamento del romanzo Les adieux à la reine della scrittrice e storica francese Chantal Thomas. Nel cast anche Léa Seydoux e Virginie Ledoyen. La diva franco-tedesca è una presenza fissa alla Berlinale, di cui è stata anche madrina.

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09 Gennaio 2012

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