Sono state oltre tremila le opere candidate alla XII edizione dell’International Catholic Film Festival “Mirabile Dictu” che ha l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio per la Cultura. Le opere finaliste provenivano da dieci Paesi diversi, tra cui Argentina, Grecia, India, Montenegro, Stati Uniti, Turchia e Uruguay. Il Premio per il miglior film è andato a Another way to build Europe di Francisco Campos Barba (Spagna). Il miglior documentario One Earth dell’italiano Francesco de Augustinis che, partendo dalla storia di un allevamento intensivo, tratta delle distorsioni del sistema alimentare globale. Miglior regista Milutin Daka Darić con il film Reach for the sky (Montenegro). Miglior cortometraggio One di Javier Marco Rico (Spagna). Premio speciale della Capax Dei Foundation a Garbage bin meals di Satyakam Phukan (India).
La presidente del Festival, la regista Liana Marabini, ha ringraziato i numerosi produttori che da ogni parte del mondo hanno candidato le loro opere. “Malgrado il Covid e l’impossibilità di svolgere il Festival in sala di proiezione ed organizzare poi la cerimonia di consegna dei Premi, anche quest’anno abbiamo ricevuto moltissimi film, più di tremila, un vero record – ha rilevato la presidente -. Una parte di essi provenivano da Paesi musulmani, dove esiste una produzione di film cristiani”.
Ai vincitori decretati dalla Giuria internazionale – presieduta dalla principessa e attrice Maria Pia Ruspoli (Italia), e composta dal distributore e produttore Norbert Blecha (Austria), dal giornalista Luca Caruso (Vaticano), dall’attore Rupert Wynne-James (Regno Unito) e dal distributore Hubert de Torcy (Francia) new entry nella Giuria – è stato assegnato il Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano.
Protagonisti del miglior film, Another way to build Europe, sono il “missionario” laico Jorge Morillo e il suo progetto sociale che, da 34 anni, aiuta i giovani più svantaggiati di cinque quartieri di Siviglia, riempiendo le loro vite di valori e aspirazioni attraverso il calcio.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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