L’antesignano del Mpeg 4 è stato, nei primi mesi del 2000, il DivX. Creato illegalmente da alcuni hackers. Offriva la possibilità di poter scaricare il cinema sul pc di casa. Ora, con l’arrivo del Mpeg4 (assolutamente legale), che si sta diffondendo a macchia d’olio in Rete, il cinema subirà probabilmente quello che è successo alla musica con la nascita del Mp3. Infatti, con questo nuovo formato di compressione e con un collegamento veloce alla Rete (Isdn, Adsl e simili) si può scaricare un film, rigorosamente in digitale, in circa due-tre ore di tempo.
Il sistema Mpeg 4 permette di comprimere un film, che in formato Dvd è di circa 7 gigabyte, in un decimo (650-700 megabyte) ovvero la capienza tipica di un Cd-Rw vergine da masterizzare.
L’unico ostacolo alla diffusione di massa di questa pratica in Italia sembra essere legato alle connessioni di rete digitali, ancora poco frequenti nel nostro Paese. Inoltre, la visione del film è possibile soltanto sul pc, a meno che non si abbia in dotazione una buona scheda grafica (che costa più o meno quanto un lettore Dvd casalingo), in grado di permettere la connessione del computer alla tv.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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