Dopo vent’anni si chiude un ciclo per Arcipelago. Il Festival internazionale di cortometraggi e nuove immagini, così come è stato realizzato finora chiude i battenti, colpa “dell’incertezza cronica delle fonti pubbliche di sostegno, aggravata da una crisi finanziaria devastante che vede la Cultura in cima all’elenco delle vittime”, avverte il direttore artistico Stefano Martina. Dopo i consistenti tagli subiti l’anno scorso, l’edizione 2012, con ben 158 titoli in programma dal 15 al 22 giugno alla Casa del Cinema di Roma e alla Multisala Intrastevere, viene realizzata al buio, senza sapere quale sarà il budget di risorse disponibili. “E’ impossibile progettare in questa condizione. E allora Arcipelago futuro si dà alla macchia: rapide incursioni digitali, imboscate tematiche in luoghi, momenti dell’anno e forme ogni volta diversi, tra online e offline”, spiega sempre Martina. Forse c’è anche la necessità di rinnovare una formula ormai logorata dal tempo e di trasformarsi in un evento liquido e diffuso.
Per segnare questo nuovo inizio e festeggiare i vent’anni, è nato Un minuto al termine, una collezione di 11 micro-corti firmati da altrettanti registi, tra i quali Marengo, Cappuccio, Paola Randi, Corsicato e Winspeare, da qualche giorno presentati in anteprima su Repubblica.it.
C’è anche tra i cineasti il neo-David Simone Massi, autore della sigla animata con il pettirosso. E al 42enne marchigiano, autore di un cinema d’animazione artigianale e vincitore di oltre 200 premi internazionali, il Festival dedica anche una personale di 17 corti, per un’ora complessiva di visione.
A illustrare il cartellone del Festival oltre al direttore Martina ci sono Fabio Bo, Alberto Castagna e Michela Greco. L’evento centrale è la retrospettiva Focus Polonia, inaugurata da Krzysztof Zanussi, che racchiude la più recente “produzione breve” polacca (15 titoli), accompagnata da una tavola rotonda il 19 giugno, all’Istituto Polacco, in presenza del rettore della Scuola di Lòdź, Robert Glinski. C’è anche una sezione con 11 saggi e film scolastici di registi cresciuti tra gli anni ’50 e ’70 a Lòdź: Andrzej Wajda, Krzysztof Kieslowski, Jerzy Skolimowski, Krzysztof Zanussi, Roman Polanski e Zbigniew Rybczynski.
Nel Concorso internazionale The Short Planet troviamo tre prodotto italiani: Deragliamenti della canadese Chelsea McMullan, una produzione Fabrica sul progetto felliniano mai realizzato Il viaggio di Mastorna, ricordato da Milo Manara; La danza del piccolo ragno animazione del CSC che rievoca la taranta; Il respiro dell’arco di Enrico Maria Artale, Nastro d’argento 2012. E ancora Danis Tanovic che firma Prtljag, sul dramma dei sopravvissuti alla tragedia bosniaca; le voci di Tom Waits e Terry Gilliam nel musical animato The Monster of Nix, del Tim Burton europeo, Rosto; William Joyce e Brandon Oldenburg raffinati autori di The Fantastic Flying Books of Mr Morris Lessmore, ultimo Oscar per il Miglior Corto d’Animazione.
Nella competizione nazionale Con/Corto, non più riservata ai soli film inediti, figurano tra gli altri La casa di Ester di Stefano Chiodini, sulla violenza domestica, con Cecilia Dazzi; Terra di Pietro Messina, presentato a Cinéfondation, e l’omaggio dedicato da Licio Esposito, con l’animazione Munnizza, ai fratelli Peppino e Giovanni Impastato.
Al Concorso nazionale Documentari Extra Large partecipano due cineasti come Francesco Patierno con Giusva e Aurelio Grimaldi con Figli di chi si amava. Nella panoramica italiana Itinerari troviamo lo scrittore Erri De Luca, nelle vesti di protagonista del corto Di là dal vetro di Andrea Di Bari; e ancora Giorgio Colangeli protagonista di La sera prima.
L’Evento speciale Tutti i Diritti del Mondo 6 propone lavori sui diritti umani e civili negati nel mondo, a cominciare da 148 Stefano di Maurizio Cartolano, sull’oscura morte in carcere del giovane Stefano Cucchi. O ancora Stateless di Mauro Mondello e 25ème gouvernorat di Salvatore Tuccio sui profughi dal conflitto in Libia e su quelli in fuga dalla Tunisia. All’elemento multiculturale di questa sezione è legata inoltre la partnership con il canale Sky Babel Tv, che ha scelto Arcipelago per presentare – la mattina del 20 giugno – la sua ricca programmazione dedicata al Ramadan.
Carta bianca è lo spazio che il Festival offre al DAMS dell’Università Roma Tre, per il quale i curatori Vito Zagarrio e Marco Maria Gazzano hanno selezionato sei lavori tra i più significativi del Roma Tre Film Festival.
Il Festival ricorderà poi Corso Salani il 16 giugno, giorno della sua prematura scomparsa due anni fa, con la proiezione di Gli occhi stanchi presentato ad Arcipelago nel 1996, e il 20 giugno con la sua ultima regia, I casi della vita.
Infine la kermesse estiva Cineporto tra luglio e agosto celebrerà il suo venticinquennale “gemellandosi” con Arcipelago e dedicandogli tre giorni di programmazione.
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