“Proprio ora che vivo a Roma, vorrei raccontare Napoli. Per me è stimolante raccontare storie su argomenti che non conosco e ora sento che è il momento di tornare nella mia città, perché sto iniziando a dimenticarla”. Questa la risposta che Paolo Sorrentino, interrogato sui suoi nuovi progetti, ha dato al pubblico milanese del cinema Anteo. Dove ieri è stato ospitato per la proiezione de La grande bellezza, la sua ultima fatica cinematografica, che dopo essere stata in competizione al Festival di Cannes ed essere uscita in Italia con risultati straordinari (secondo posto al box office con 2milioni e 300mila Euro) è stata già venduta in 20 paesi: Germania, Australia, Inghilterra, Portogallo, Grecia, Brasile, Israele, Canada, Benelux, Svizzera, Austria, Nuova Zelanda, Bulgaria, Romania, Norvegia, Danimarca, Polonia, Giappone, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca. Per gli USA ci sono più offerte e Pathé sta valutando il miglior distributore.
Un pubblico di oltre 450 persone lo ha aspettato in piedi e fuori dalla sala, intervenendo per oltre un’ora con curiosità e domande intorno alla pellicola. “Non ho ancora capito cosa è piaciuto e cosa no del film a Cannes – ha detto Sorrentino – Il festival è caotico e arrivano tante informazioni in poco tempo. Certo è che i critici vedono nel film solo quello che loro avrebbero voluto realizzare se si fossero trovati al mio posto. Io vi dico, invece, che la mia è la storia semplice e sentimentale di un uomo che si pone delle domande e cerca di riordinare il disordine della propria vita. Mi meraviglio di chi ci legge delle complessità”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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