La sigla di Bellaria Film Festival è il suo primo lavoro dietro compenso. Donato Sansone, classe 1974, è il “figlio in gamba” del nuovo dipartimento di animazione della SNC a Chieri, vicino Torino. Iscritto al 3° anno, Sansone ha già realizzato diversi lavori, tra cui il video di presentazione del Torino Film Festival 2004. Bellaria, su iniziativa del condirettore Daniele Segre, gli dedica una personale con tutti i suoi corti di animazione, realizzati fra il 2001 e il 2003: Milkyesyes, Donnalbero, Manigirevoli, Mutadinafina, Love Cube, SNC Video, Milkyeyescazzone, Natalemilky.
Dal corso di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli all’animazione.
Mi sono diplomato senza tanta convinzione. D’altra parte per la mia tesi realizzai proprio un corto, metà di ripresa per l’altra metà di animazione, tratto dall’Eliogabalo di Antonin Artaud. Prima ho dipinto per molto tempo, proprio perché non possedevo i mezzi e le tecniche per fare video.
I tuoi cortometraggi trattano il sesso con uno sguardo ironico.
Mi interessa molto la sessualità come elemento di rappresentazione della realtà. L’ironia dei miei corti è frutto di una mia incapacità a leggere il mondo in modo drammatico. Trovo patetici corti di miei colleghi che privilegiano aspetti tragici della realtà. Tento così di essere autoironico.
Realizzi animazioni sperimentali.
Insisto molto sull’aspetto pittorico delle mie animazioni anche quando parto da riprese del reale. Uso la tecnica del compositing per il momento ma presto imparerò anche l’animazione in 3D. L’animazione ha senso solo quando non imiti il cinema tradizionale.
I campi di applicazione della computer animation sono numerosi. Quale il tuo prossimo passo?
Sperimentare nel campo del videoclip musicale. Molti dei miei cortometraggi nascono e si legano a ritmi rock
Daniele Segre ha voluto i tuoi cortometraggi per una personale a te dedicata.
E’ un maestro e il primo nell’ambiente a considerarmi un vero professionista. Lo conobbi durante il primo anno di corso. Ci ha insegnato subito che tipo di atteggiamento avere nei confronti della realtà quando si ha una m.d.p. in mano.
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