Due nuovi titoli in prima mondiale completano nella sezione Sconfini il programma di Venezia 76: Beyond the Beach: The Hell and the Hope, documentario sul lavoro di Emergency, debutto nella regia del produttore inglese Graeme A. Scott e del direttore della fotografia americano Buddy Squires, e American Skin del regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense Nate Parker. La proiezione di American Skin sarà accompagnata dalla presenza di Spike Lee, che presenterà il film insieme al regista Nate Parker, e dialogherà con lui al termine della proiezione.
Inoltre, completa la Giuria del premio Venezia Opera Prima – Luigi De Laurentiis il regista statunitense Terence Nance, i cui film (An Oversimplification of Her Beauty, Swimming in Your Skin Again, Univitillen) sono stati presentati al Sundance Film Festival e al New York Film Festival. La Giuria è composta anche dal regista Emir Kusturica (Serbia, presidente), dalla regista Antonietta De Lillo, dall’attrice Hend Sabry (Tunisia) e dal produttore Michael J. Werner (USA).
Beyond the Beach: The Hell and the Hope è il debutto nella regia del produttore inglese Graeme A. Scott, che qui ha lavorato accanto al direttore della fotografia nominato all’Oscar e plurinominato all’Emmy Buddy Squires. Il documentario ha seguito medici, infermieri e volontari che hanno abbandonato le loro vite quotidiane per lavorare in tutto il mondo in luoghi devastati dalla guerra, nell’organizzazione non-profit italiana Emergency. Nel documentario vediamo le loro risate, lacrime e frustrazioni, mentre lavorano in un’atmosfera spesso insostenibile. Le persone di Emergency spiegano che non ce la facevano a rimanere a casa a far nulla per questa situazione, quando sapevano che potevano partire e “fare qualcosa”. Creata nel 1994 da Gino Strada per soccorrere le vittime di guerra, Emergency ha aiutato a salvare oltre nove milioni di vite in tutto il mondo, dalle prime linee alle lontane sponde dove civili innocenti e sfollati cercano rifugio, dal fronte di guerra di Kabul all’impegno sulle barche MOAS sulla costa Libica.
American Skin è il secondo atteso lungometraggio di Nate Parker, che nel 2016 ha debuttato con The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo, presentato al Sundance Film Festival, dove ha vinto il Premio del pubblico e il Gran premio della giuria. In American Skin, Lincoln Jefferson (interpretato dallo stesso Nate Parker) è un veterano della Marina – ora bidello in una prestigiosa scuola media in California – che cerca di recuperare il rapporto con il figlio dopo il divorzio. Un giorno, in seguito a un banale controllo della polizia, il ragazzo viene ucciso ma l’agente colpevole di avergli sparato viene dichiarato innocente senza essere processato. Deluso dal fatto di non aver avuto un procedimento equo, Lincoln prenderà in ostaggio l’intera stazione di polizia, mettendo su lui stesso un vero e proprio processo dove la giuria sono i detenuti e la gente comune, sostituendosi di fatto allo Stato per dare finalmente giustizia al figlio.
E' da segnalare una protesta del Codacons con annessa polemica circa la premiazione di Luca Marinelli con la Coppa Volpi a Venezia 76. L'attore aveva rilasciato una dichiarazione a favore di "quelli che stanno in mare e che salvano persone che fuggono da situazioni inimmaginabili". "In modo del tutto imprevedibile - si legge nel comunicato del Codacons - il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix"
Venezia 76 si è distinta anche per una ricca attività sul web sui social network. Sulla pagina Facebook ufficiale sono stati pubblicati 175 post che hanno ottenuto complessivamente 4.528.849 visualizzazioni (2018: 1.407.902). Le interazioni totali sono state 208.929 (2018: 64.536). I fan totali della pagina, al 6 settembre 2019, sono 360.950, +4.738 dal 24 agosto 2019
Nel rituale incontro di fine Mostra Alberto Barbera fa un bilancio positivo per il cinema italiano: “In concorso c’erano tre film coraggiosi che osavano – ha detto il direttore - radicali nelle loro scelte, non scontati, non avrei scommesso sul fatto che la giuria fosse in grado di valutarne le qualità"
Luca Marinelli e Franco Maresco, rispettivamente Coppa Volpi e Premio Speciale della Giuria, ma anche Luca Barbareschi per la coproduzione del film di Roman Polanski J'accuse. Ecco gli italiani sul podio e le loro dichiarazioni