Il film pakistano A Walnut Tree di Ammar Aziz è stato proclamato miglior documentario dell’undicesima edizione del “Sole Luna Doc Film Festival”, dalla giuria internazionale, composta dal regista e produttore Gianni Massironi, dal filmmaker spagnolo Lander Camarero, da Adham Darawhsa, presidente della Consulta delle Culture di Palermo, dal reporter e regista Alessio Genovese, e da Tatiana Lo Iacono, operatrice culturale, anima del Sicilia Queer Film Fest. Nell’opera si racconta di un vecchio sfollato a causa dell’aspro conflitto tra pakistani e talebani, che torna con la mente ai luoghi lasciati per finire in un campo profughi.
Al premio si sono aggiunte anche quattro menzioni. Migliore regia, assegnata al francese The Bride of the Nile, di Edouard Mills Affif; Migliore fotografia a Tides (Maree) di Alessandro Negrini; Miglior montaggio all’israelo-canadese Vita Activa – The Spirit of Hannah Arendt, di Ada Ushpiz, mentre la menzione per il documentario più innovativo, è stata conferita a #MyEscape del tedesco Elke Sasse.
Il pubblico ha votato Accademia della Follia del francese Anush Hamzehian. Dario, Charlie, Donatella, Claudio, Pino e i loro compagni si preparano per lo spettacolo che andrà in scena allo Stabile di Trieste. Una storia delicata che ha per protagonisti i “matti”.
Al verdetto della giuria internazionale e a quello del pubblico, si somma quello della giuria speciale internazionale, composta da studenti di ben tre istituti scolastici: il Liceo Scientifico “A. Einstein” e il Linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo e il Copenhaghen abneGymnsium. Gli studenti hanno deciso di premiare come Miglior Film della sezione Diritti Umani il documentario En Tránsito dello spagnolo Oskar Tejedor. Infine, il Premio Sole Luna Un Ponte fra le culture è stato assegnato a #MyEscape.
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