Doc/it Women Award: finalisti ai Venice Days

C'è tempo fino al 12 agosto per il Premio allo Sviluppo di documentari atto a favorire la parità di genere sia in ambito creativo che produttivo ideato e promosso da Doc/it


Doc/it Women Award – il nuovo Premio allo Sviluppo di documentari atto a favorire la parità di genere sia in ambito creativo che produttivo ideato e promosso da Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, riceve il patrocinio di Eurimages. Il bando del DWA, aperto a tutti i progetti di documentario in sviluppo con 2 requisiti su 3, storia, regia, produzione, di presenza al femminile, che ha già ricevuto il patrocinio di Regione Lazio, FNSI Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Giornate degli Autori-VeniceDays, proroga inoltre la deadline per l’invio dei progetti al 12 agosto 2016. Annunciate inoltre le sessioni di pitching a cui partecipa il progetto vincitore che si aggiudica l’opportunità di accesso diretto ai mercati nazionale ed internazionale attraverso 3 sessioni di pitching:          

IDS Academy (Palermo, 12-16 settembre) L’evento internazionale di training & networking ideato da Doc/it che unisce ESoDocPitching Training di ZeLIG e il Match Making di Documentary in Europe: www.italiandocscreenings.it

Visioni Incontra | Visioni dal Mondo (Milano, 5-9 ottobre) Due giorni di presentazioni di progetti di film documentari italiani in fase di lavorazione organizzati dal Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà”: www.visionidalmondo.it/visioni-incontra

MEDIMED (Sitges, 13-16 ottobre) The Euro-Mediterranean Documentary Market &Pitching Forum: www.medimed.org

Il volo e ospitalità per la partecipazione di una persona saranno offerte dal premio. Il progetto selezionato potrà dunque essere presentato ad una platea di finanziatori nazionali ed internazionali tra cui commissioning editors, distributori, rappresentanti dei maggiori canali televisivi, buyers, direttori e programmatori di festival.

Per la sua prima edizione Doc/it ha scelto i Venice Days per comunicare i cinque progetti nominati e il vincitore con un evento dedicato all’interno dei Women’s Tales di MIU MIU. La giuria è presieduta da Agnese Fontana – presidente di Doc/it, con lei Lidia Ravera – Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Iole Giannattasio – rappresentante italiana di Eurimages, Paolo Butturini – segreteria Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuliana Gamba – Giornate degli Autori – Venice Days.  

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25 Luglio 2016

Venezia 73

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Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

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Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

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Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

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Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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