DIARI SACHER

Nanni Moretti a Locarno, per i Diari della Sacher. Quattro nuovi capitoli, che si aggiungono ai sette presentati l’anno scorso a Venezia, sempre tratti dall’immenso Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano voluto da Saverio Tutino.
Sono: Zappaterra di César Mereghetti ed Elisabetta Pandimiglio, ritratto di una contadina analfabeta di Marzabotto che attraversa fascismo e Resistenza e decide, a 50 anni, di imparare a leggere e scrivere per vincere “la miseria dello spirito”; L’acqua in mezzo di Daria Menozzi, biografia atipica di un ebreo nato in un kibbutz, cresciuto nella Milano del movimento studentesco e dell’impegno politico, tornato in Israele dopo una crisi personale sfociata in una grave depressione; Il salumificio di Alessandra Tantillo, vicenda ambientata nella sperduta Latronico, in Lucania, dove Egidio Mileo mette in piedi negli anni ’60 una piccola industria alimentare poi strozzata dai debiti e dalle banche; infine L’implacabile tenente Rossi di Francesco Calogero, omaggio a quei soldati e ufficiali italiani che, all’indomani dell’8 settembre, preferirono la prigionia al giuramento di fedeltà ai tedeschi.
E’ forte, come si vede, il bisogno di ricostruire la Storia del Novecento. “Specie in un paese che tende a perdere la memoria”, dice Moretti. “Ci sembrava importante, come si dice a scuola, dare una ripassata”. E il regista aggiunge una stoccata per i giornali che, all’indomani della conferenza stampa di Venezia, hanno fatto i complimenti a De Hadeln dimenticando “che De Hadeln è li perché è stato cacciato Barbera, un direttore che stava lavorando bene e che poteva benissimo concludere il suo mandato”.
Moretti e Barbagallo continueranno a produrre la serie di preziosi documentari storici – a Pieve sono conservati circa 4.000 tra diari, memoriali ed espistolari – contando sull’indispensabile sostegno di Tele+ e Raitre. Una distribuzione nelle sale per ora è improbabile: pochissime strutture sono dotate di sistemi di video-proiezione, neppure il Nuovo Sacher ce l’ha. Ma i primi undici film, tutti sulla mezz’ora di durata, usciranno in dvd e videocassetta grazie alla Warner, mentre I quaderni di Luisa di Isabella Sandri avrà una versione libro + video edita da Terradimezzo. “La prima serie, andata in onda di sabato sera su Raitre, contro Fiorello, ha raggiunto un risultato lusinghiero, un milione di spettatori”, spiega ancora Angelo Barbagallo.
Breve giro tra i registi e scopriamo che Francesco Calogero (Nessuno, Metronotte) ha un movente privato accanto a quello “storiografico”. “Anche mio padre faceva parte di quei 70.000 militari che rischiarono la vita, spesso perdendola, anziché fare i furbi e firmare la sottomissione a Hitler. Si chiama dignità e la dignità, in un paese come l’Italia, dove spesso si inventano escamotage per non pagare le proprie colpe, è merce rara”.