Della Casa: nuova strategia del TFF in risposta a Roma

“Certamente quello di Roma è uno sgarbo, nei confronti del quale, forse, Nanni Moretti avrebbe potuto alzare la voce con più forza di quanto si possa fare ora. Ma non credo proprio che siano possibili ripensamenti, né che esistano spazi di trattativa”. Così il presidente della Film Commission Torino Piemonte Steve Della Casa sulle pagine torinesi di ‘Repubblica’ a proposito delle date ravvicinate dell’edizione 2012 del Festival di Roma.

La soluzione? “Occorre tornare a essere più alternativi” suggerisce Della Casa. Ritorno alle origini dunque? “Se il ritorno alle origini significa riscoprire un cinema di battaglia e di ricerca, allora l’appello è più che sensato. Nel tempo, il Tff ha in parte perso questa caratteristica – risponde il presidente della Film Commission – Nell’ultima edizione c’era tutto e il contrario di tutto, i film nuovi provenivano direttamente da Toronto, e dunque non erano più tali per gli addetti ai lavori, e il programma era infarcito di anteprime, compresa quella di Midnight in Paris di Woody Allen. Su questo piano, se si svolge a ridosso di quello di Roma, è chiaro che il Festival di Torino non ha alcuna speranza. Occorre tornare a inventare”.

E Della Casa conclude “bisogna cercare nuovi film nei luoghi più strani e sperduti, ma anche nelle pieghe di quelli, come gli Stati Uniti, che sono al centro dell’industria del cinema. Che è poi la ragione che spinge i cinefili a venire a Torino: sono loro la forza del festival ed è a loro che bisogna fare appello”.