Promozione del cinema italiano ed europeo in tv, anche nelle fasce di prima serata. E’ pronto e potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri per l’approvazione preliminare già nella seduta di domani o la prossima settimana il decreto ministeriale per la riforma delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media e audiovisivi.
La riforma, voluta dal ministro della Cultura Dario Franceschini che punta a valorizzare il cinema italiano, riprende il modello francese e prevederebbe un deciso innalzamento delle quote di investimento obbligatorio dei broadcaster per le opere italiane ed europee.
Secondo quanto riporta oggi Prima online, il progetto avrebbe provocato però forti reazioni da parte dei gruppi televisivi. Per le emittenti commerciali, fa i conti Prima Online, l’innalzamento delle quote commerciali “significa un aumento della percentuale sul fatturato dall’attuale 10% al 15% nel 2018 e al 20% entro il 2019. La Rai dall’attuale 15% cresce al 20% per raddoppiare al 30% entro il 2019. Inoltre si prevede anche una stretta sulle quote di programmazione vincolate al 60% di opere europee e italiane”.
Il provvedimento fa parte dei decreti attuativi della legge cinema. Tra questi, in preparazione, c’è anche quello sulla censura, ovvero la Riforma per le disposizioni legislative in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico ed audiovisivo.
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