GIFFONI VALLE PIANA – Presentato al 52° Giffoni Film Festival, davanti alla platea della sezione Impact!, Il Frutteto del Cinema, il terreno coltivato digitale nato dalla collaborazione tra la kermesse e Biorfarm in partnership con Cinecittà. Il maxi frutteto collettivo vede gli Studi di Via Tuscolana fare da apripista al progetto che conterrà i singoli frutteti di tutte le aziende del comparto audiovisivo che vorranno partecipare, impegnandosi nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale. Da ora la parte del frutteto legata a Cinecittà è monitorabile alla pagina web www.biorfarm.com/cinecitta
Gli Studios, infatti, hanno adottato per primi 250 alberi da aziende agricole biologiche provenienti dalla rete Biorfarm, la prima comunità agricola digitale, offrendo sostegno a 4 imprese, in un’ottica di tutela della piccola agricoltura del Lazio. Con questa operazione Cinecittà aiuta concretamente piccoli imprenditori agricoli, 2 apicoltori e 2 agricoltori, dislocati tra Viterbo, Cisternina di Latina, Collegiove e Valmontone, con un progetto che punta a ridare loro dignità e respiro evitando che finiscano schiacciati da una filiera agroalimentare ingiusta. Al contempo il Frutteto contribuisce anche ad assorbire 15 tonnellate di CO2 all’anno.
“Cinecittà ha scelto di aderire a questo progetto sin da subito, condividendone i valori e gli obiettivi – ha spiegato dal palco di Giffoni Martina Pagliaccia, responsabile Operations e Business Innovation di Cinecittà Spa – Per noi far parte del Frutteto del Cinema rientra in un percorso di sostenibilità iniziato già da alcuni anni. Speriamo di essere i primi di una lunga lista di adesioni del comparto dell’audiovisivo. Dobbiamo fare la nostra parte, anche guardando alle nuove generazioni. Attraverso il suo linguaggio l’audiovisivo può raccontare quello che sta accadendo e accadrà in ambito climatico e ambientale. Cinecittà vuole essere di stimolo nell’industria per dare il via a un movimento positivo e di azione concreta per l’abbattimento degli impatti ambientali”.
Lo scorso anno gli Studios, con il supporto della Società Benefit Zen2030, hanno iniziato un percorso di riconversione sostenibile, partendo dal calcolo delle emissioni dei gas serra generati e stilando una roadmap di decarbonizzazione allineata alle richieste della comunità scientifica. “Noi siamo i responsabili dei nostri comportamenti. Il 2050 è il limite ultimo per raggiungere le zero emissioni nette. Questa è una partita che dobbiamo giocare tutti”.
Nata 6 anni fa, Biorfarm “oggi è una piattaforma che accoglie oltre 100 agricoltori biologici di tutta Italia con l’obiettivo di avvicinare le persone alla bellezza che la campagna e la natura offrono, ma soprattutto renderle consapevoli di cosa c’è dietro la frutta e il cibo che arriva a tavola – ha raccontato Osvaldo De Falco, Ceo & Founder di Biorfarm – Questo nuovo progetto ci permette di sensibilizzare anche l’industria dell’audiovisivo, tra le più inquinanti, su importanti temi legati alla sostenibilità ambientale e sociale”.
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"Ha ragione Barbera quando dice che si fa più per quantità. Io distinguo, però, tra produttori e artisti. Perché i primi fanno film per i numeri, gli altri per esprimere la propria idea sul mondo". Così Sergio Rubini, ospite di Giffoni, intervistato da Cinecittà News