De Serio nella baraccopoli tra teatro e cinema

Massimiliano e Gianluca hanno realizzato un documentario e uno spettacolo sullo smantellamento di un insediamento lungo il fiume Stura


PESARO – Massimiliano De Serio è alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema per parlare di Sette opere di misericordia, presentato nell’Evento speciale sugli esordi 2010-2015. Un soggiorno brevissimo, il suo, e senza il fratello gemello Gianluca. “Siamo impegnati nel montaggio del nuovo film, un documentario su una baraccopoli della Falchera, lungo il fiume Stura. E’ in atto un progetto di smantellamento graduale che l’ha portata da 1.200 abitanti a circa 100 e ne decreterà la sparizione completa. Abbiamo seguito per oltre un anno questa vicenda, incontrando molte delle persone che vivevano qui. Sono Rom, ma anche italiani o appartenenti ad altre nazionalità, ungheresi ad esempio”. Il film, titolo provvisorio Ricordi del fiume, “è un’opera non semplice dal punto di vista realizzativo, in cui è entrato come produttore Alessandro Borrelli, ma solo in un secondo tempo”, dice ancora Massimiliano. Che sottolinea l’attualità politica dell’opera e spera in un’anteprima a Venezia.

Intanto uno spettacolo teatrale ispirato a questa stessa vicenda, nello spirito crossmediale che ha sempre contraddistinto il lavoro dei due autori torinesi, debutterà il 15 luglio al festival torinese Teatro a Corte. “In una serie di dissolvenze incrociate tra cinema e teatro, lo spettacolo è l’immersione nel microcosmo di questo insediamento umano – si legge nelle note di regia – qui, come in una scatola magica che pulsa di vita nonostante l’avversità e indifferenza del mondo esterno, si avvicendano i momenti del quotidiano, segnati dal ritmo della costruzione di una baracca e della sua demolizione.

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24 Giugno 2015

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