PARIGI – Lo scorso fine settimana il cinema italiano è andato alla ricerca di un pubblico nella vicina Francia con l’appuntamento ormai tradizionale “De Rome à Paris”, la presentazione di una selezione di film italiani rivolta a possibili distributori francesi, ma anche al pubblico, che ha potuto vedere gratuitamente undici film della recente produzione italiana ancora senza distribuzione. Sono stati proiettati: Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, Arance e martello di Diego Bianchi, Bota di Iris Elezi e Thomas Logoreci, Dirsi addio di Simone Gandolfo e Gianluca Della Monica, Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, La nostra terra di Giulio Manfredonia, Largo Baracche di Gaetano Di Vaio, Perez. di Edoardo De Angelis, Sotto una buona stella di Carlo Verdone, Take Five di Guido Lombardi e Terra dei santi di Fernando Muraca.
Il quartiere Saint Germain ha ospitato un pubblico numeroso che ha affollato la piccola sala dedicata alla rassegna, organizzata dai distributori esteri dell’Unefa e dalla Direzione generale per il cinema del MIBACT con la collaborazione dell’Istituto di cultura di Parigi. Un’occasione per registi e produttori di presentare i loro film a un pubblico straniero e curioso, studiandone le reazioni. Particolarmente apprezzate commedie diverse come Sotto una buona stella di Carlo Verdone, che ha aperto la manifestazione, Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e La nostra terra di Giulio Manfredonia.
Nel corso di una tavola rotonda si è poi parlato della situazione deludente del nostro cinema in Francia, che nel 2013 ha avuto una quota di mercato di appena lo 0,1% con 230.000 spettatori e due soli film che hanno superato i 100.000 biglietti strappati: La grande bellezza e Pinocchio. Escludendo le coproduzioni si scende ai 21.000 spettatori di Un giorno speciale. Poco migliore la situazione nel 2014, i cui dati provvisori parlano di un totale di 400.000 biglietti venduti. Capofila Il capitale umano di Paolo Virzì con 87.000 spettatori davanti a Viva la libertà con 74.000. A questa situazione non certo rosea va aggiunta la ritrosia delle televisioni francesi ad acquisire film italiani, tanto che nell’ultimo anno sono stati solo quattro i nostri prodotti trasmessi dalle televisioni nazionali.
Il senso di questa manifestazione, nata su iniziativa della presidente di Unefa Paola Corvino, è proprio cercare di cambiare questo stato delle cose. Come fare? Qualcosa si sta muovendo. Ne ha parlato a Cinecittà News il direttore generale cinema del MIBACT Nicola Borrelli: “Finalmente abbiamo tutti la consapevolezza della necessità di cambiare passo. Il governo sta organizzando una vera strategia di internazionalizzazione, evitando le iniziative scoordinate del passato. Finora l’unico strumento erano state le coproduzioni, che hanno ancora un ruolo fondamentale, quando sono vere e non solo finanziarie. Le vogliamo ampliare, supportando lo sviluppo di progetti congiunti fra Italia e Francia. Dobbiamo però allargarci ad altri paesi e lo stiamo facendo. Abbiamo replicato con la Germania l’accordo di co-sviluppo e i primi risultati sono incoraggianti. Qualcosa di simile lo stiamo mettendo in piedi anche con Brasile e Argentina”.
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