De Lillo e l’indagine sui sentimenti

PESARO. “Il mio prossimo lavoro sarà un’indagine sui sentimenti”. Dopo Pranzo di Natale, Antonietta De Lillo racconta il progetto del suo nuovo film partecipato. Nel corso della Mostra del Nuovo Cinema, dove la regista napoletana è stata chiamata a dirigere la giuria, la De Lillo ha mostrato in anteprima una delle inchieste che comporranno il suo prossimo film, Oggi insieme domani anche. “In quest’opera come nella precedente, vogliamo raccontare l’Italia, ma in modo diverso, attraverso l’amore, un sentimento oggi smarrito ma più che mai necessario. Sarà un film più articolato rispetto al precedente, che sarà costruito grazie al materiale di molti documentari che poi vivranno anche di luce propria”.

Il progetto è stato lanciato allo scorso Festival di Roma e da allora la coordinatrice ha ricevuto molto materiale su cui lavorare: “Per ora abbiamo tra le mani dieci documentari e più di quindici inchieste e siamo pronti ad accogliere i contributi di chiunque voglia inviarceli”. Ovviamente Antonietta De Lillo non sta lavorando da sola. Con lei un comitato scientifico in cui figurano i nomi di Giovanni Piperno, Stefano Rulli, Gloria Malatesta, Betta Lodoli, Marco Turco, Massimo Gaudioso, Valeria Sapienza e Annamaria Pasetti. “Una volta selezionato il materiale, il montaggio sarà affidato ad un gruppo ristretto, come abbiamo già fatto per Pranzo di Natale“, aggiunge la regista.

“Ci stiamo dando molto da fare per questo progetto prosegue – in questi mesi abbiamo incontrato cineasti, abbiamo organizzato dei workshop”. Ma da soli non si può far tutto. Ecco perché è necessario l’aiuto delle istituzioni: “Chiederemo la collaborazione dell’Istituto Luce Cinecittà e delle Teche Rai. Spero molto anche in un minimo di finanziamento, perché Oggi insieme, domani anche è un laboratorio dove i giovani cineasti possono confrontarsi, oltre che un progetto sperimentale”.

Progetto che una volta portato a termine, sarà seguito dal ritorno della regista al cinema di finzione. “La strada per me è stata piena di ostacoli, credo che dopo Il resto di niente non si possa tenere fermo un regista per così tanto tempo. Ho una sceneggiatura pronta da quattro anni, il titolo è Morta di soap e tratta una tematica simile a quella di Reality di Matteo Garrone. Spero di riuscire a realizzarlo la prossima estate”.

Infine, un commento sulla sua esperienza di giurata a Pesaro: “La Mostra è il perfetto connubio tra festival storico e capacità di rinnovarsi, di guardare il presente. Ho trovato molto importante la retrospettiva sul documentario italiano perché ci troviamo in un momento in cui è necessaria una narrazione della realtà da parte del cinema. Noi cineasti possiamo fare tanto adesso, dobbiamo raccontare il Paese ed aiutarlo”.