Il taglio c’è stato, “ma nessuno spettatore se ne accorgerà”, promette Antonio Monda. Che incontra i giornalisti per annunciare le prime anticipazioni della dodicesima edizione della Festa di Roma (26 ottobre – 5 novembre) e non può non rispondere alla domanda sul ridimensionamento del budget. “Il taglio della Camera di Commercio, passata da 800mila a 100mila euro di finanziamento, ce lo aspettavamo, perché il governo ha tolto fondi a tutte le Camere di Commercio, passando da 60 milioni di euro a 10 milioni di euro di budget”, spiega Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma. Ma assicura: “La Festa non cambia, abbiamo messo in valore alcune sinergie e attivato la ricerca di sponsor privati”.
In realtà il direttore artistico vorrebbe parlare solo del programma, che sta mettendo a punto con il comitato di selezione coordinato da Mario Sesti e composto da Richard Peña, Giovanna Fulvi, Alberto Crespi, Francesco Zippel e Valerio Carocci, e che sarà annunciato nella sua interezza martedì 10 ottobre. In particolare è molto orgoglioso del premio alla carriera a David Lynch a quarant’anni dall’uscita del suo primo lungometraggio, Eraserhead. Il cineasta americano, tornato alla ribalta con il seguito della serie di culto Twin Peaks, incontrerà il pubblico il 4 novembre e parlerà delle sue passioni tra cui 8 1/2 di Fellini. “E’ una scelta più di culto e meno mainstream rispetto al passato”, rivendica Monda. Altri Incontri ravvicinati saranno con l’attore britannico Ian McKellen, candidato a due premi Oscar®, noto per le sue incursioni nel cinema avventuroso con la saga degli X-Men e le trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Ian McKellen confesserà di avere un debole per Jacques Tati. L’enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan ha confermato la sua presenza a Roma. L’autore di Mommy ed È solo la fine del mondo, a soli 28 anni è considerato uno dei più originali cineasti della nuova generazione. Uno scrittore di culto come Chuck Palahniuk, autore di Fight Club, divenuto un famoso film di David Fincher, disquisirà sull’American Gothic e il cinema dell’orrore che l’ha entusiasmato. Vanessa Redgrave, musa di Michelangelo Antonioni, Fred Zinnemann, Sidney Lumet, James Ivory e Brian de Palma, sarà applaudita anche lei a Roma. Ci saranno, naturalmente, anche ospiti italiani ancora in via di definizione.
In selezione ufficiale vedremo 35 lungometraggi. Fra questi Logan Lucky di Steven Soderbergh, film corale che rievoca circostanze e temi della trilogia di Ocean. Il regista – premio Oscar® per Traffic – racconta qui le fasi di una complessa e rischiosa rapina che si compie nel corso di una delle più note e adrenaliniche gare Nascar. Il cast di star è composto da Channing Tatum, Adam Driver, Riley Keough, Daniel Craig, Seth MacFarlane, Katie Holmes, Hilary Swank. Ancora nessun titolo italiano selezionato mentre è probabile la presenza di due serie tv: “Non ho pregiudizi su questo tema”, commenta Monda, anche in riferimento alle polemiche tra il Festival di Cannes e Netflix.
Evento speciale è NYsferatu di Andrea Mastrovito, un cartone commentato dal vivo dall’Orchestra “Luigi Boccherini” di Lucca. L’artista italiano, che vive e lavora a New York, ha ridisegnato a mano uno dei capolavori del cinema muto, Nosferatu, realizzato nel 1922 da Friedrich Wilhelm Murnau. Il risultato finale – che ha richiesto un enorme sforzo produttivo, tre anni di lavoro e circa trentamila tavole – è quello di un film d’animazione ambientato in una cupa e misteriosa New York dei nostri giorni, segnata da tensioni razziali nei confronti degli immigrati.
“La scuola italiana” è il titolo della retrospettiva, curata da Mario Sesti, e realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia, per mettere in evidenza il lavoro di direttori della fotografia, montatori, scenografi e costumisti che hanno contribuito a fare la storia del nostro cinema: da Dante Ferretti a Milena Canonero e Luciano Tovoli.
Tre le grandi opere restaurate: Dillinger è morto di Marco Ferreri, Miseria e nobiltà di Mario Mattoli (entrambi in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia) e Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo (con Istituto Luce Cinecittà).
L’arte contemporanea è protagonista con un’installazione che nasce dalla creatività di sei artisti, sei scrittori e sei registi. Le opere di Piero Pizzi Cannella, Hidetoshi Nagasawa, Roberto Pietrosanti, Marina Sagona, Giuseppe Salvatori e Marco Tirelli dialogano con la penna di Edoardo Albinati, Claudio Damiani, Jhumpa Lahiri, Marco Lodoli, Aurelio Picca ed Elena Stancanelli. La narrazione si fa immagine attraverso sei cortometraggi di giovani registi che saranno proiettati negli spazi dell’Auditorium. L’opera è ideata da Simona Marchini per Associazione Culturale Palatina con la consulenza amichevole del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Dopo il successo dello scorso anno, torna il convegno sul ruolo della critica internazionale con alcune grandi firme del giornalismo come A.O. Scott (“The New York Times”) e Justin Chang (“Los Angeles Times”). Al dibattito contribuirà anche la storica del cinema Annette Insdorf.
Monda e i suoi selezionatori condivideranno i propri gusti cinefili con una breve rassegna di film del cuore, all’interno del genere musical. Ciascun film sarà accompagnato da un incontro con autori, attori e ospiti; inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa del Cinema, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole dei musical più celebri ed evocativi.
Quest’anno infine il MIA, il mercato dell’audiovisivo, non si terrà insieme alla Festa di Roma, ma organizzato da ANICA e APT (Associazione Produttori Televisivi) con il sostegno di MISE, MIBACT, ICE, Regione Lazio, dal 19 al 23 ottobre. Spiega Monda che il fatto che la Fondazione Cinema per Roma non è coinvolta nella produzione e organizzazione del MIA è “solo un problema di date. Il prossimo anno potrebbe non essere così, visto che nel 2018 le date collimeranno. La Festa di Roma si terrà infatti dal 18 al 28 ottobre”.
L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"
40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma
Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente
Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio