“Mem sarà un manifesto anti-fantasy. Durante il film si vedrà come ogni gesto e oggetto in apparenza magico sia frutto di casualità e coincidenze”. Daniele Lunghini, filmmaker indipendentissimo dell’animazione italiana in 3D, autore di culto all’estero per il suo corto Le foto dello scandalo, racconta il suo esordio alla regia nel lungometraggio: Mem Moon energy machines. “Ho iniziato a lavorare allo stile visivo dei personaggi a settembre 2004. Un teaser e un promo video del progetto sono già pronti. Ora sono in una fase interlocutoria con dei produttori interessati al progetto”. Il promo, presentato per la prima volta in pubblico nell’ambito del Future Film Festival, ha raccolto gli applausi di tutta la platea e degli addetti ai lavori.
Il titolo, “Macchina dell’energia lunare”, a cosa si riferisce?
Avevo letto tempo fa che Leonardo aveva studiato anche le maree. Sono partito da questo fatto storicamente accertato per poi pensare che forse Leonardo poteva aver scoperto l’energia gravitazionale che causa il fenomeno naturale. Così ho proseguito pensando: “E se un macchina funzionasse come le maree? Si sollevasse grazie all’energia gravitazionale? Da qui è partito il soggetto per Mem.
Di cosa parla Mem?
E’ ambientato nel 1548, anno in cui per la prima volta l’Occidente viene a contatto con il Giappone. I libri di storia raccontano che un vascello portoghese, credendo di essere arrivato in Cina, si sia ritrovato in Giappone. In Mem il vascello portoghese si va a rompere contro gli scogli. Una bambina, Sakura, trova tra le cose perse un libro di Leonardo. Il libro sembra avere poteri magici ma via via si scopre che non ne ha. Lo stesso avverrà con una katana. Tra gli altri personaggi vi è un allievo di Leonardo e suo figlio, John.
Parli di manifesto anti-fantasy.
Ci sono una serie di scene venate di ironia. Una fra tutte: l’immagine di un drago magico che ricorre nei sogni di Sakura e la guida. Alla fine la giovane ormai cresciuta scopre che da piccola aveva visto un drago tatuato sul braccio di un marinaio del vascello portoghese.
Ci sarà anche Leonardo da Vinci?
No, è piuttosto una presenza paterna e benevola nel film. Forse io e lo sceneggiatore Pietro Papisca con cui collaboro inseriremo una scena in flashback dove John e Leonardo si parlano.
Per chi è pensato Mem e, inoltre, vi siete fatti un’idea del budget di questo film?
Vorremmo che fosse un film adatto ai bambini, dagli 8 anni in su, e agli adulti. Dovrebbe costare 9 milioni di € circa.
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