Dal teatro al cinema, in concorso a Venezia, passando per la letteratura. Emma Dante, drammaturga e regista teatrale palermitana, un talento costellato di premi, debutta sul grande schermo con Via Castellana Bandiera, tratto dall’omonimo suo primo romanzo, vincitore nel 2009 del Premio Vittorini e del Super Vittorini. Il film, che sarà in sala a settembre con Istituto Luce Cinecittà – peraltro presente a Venezia 70 con altri cinque titoli – comincia una domenica pomeriggio, in una Palermo avvolta dallo scirocco.
Rosa/Emma Dante e Clara/Alba Rohrwacher, venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono e finiscono con la loro auto in una specie di budello della città: Via Castellana Bandiera appunto. Nella stessa strada arriva, in senso contrario, un’altra macchina guidata da Samira/Elena Cotta, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore. Né Rosa, né Samira, intendono cedere il passo e bloccano per un giorno e una notte il vicolo. Chiuse all’interno delle loro macchine, le due donne si affrontano in un duello muto, punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte. Via Castellana Bandiera è una produzione Vivo Film, Wildside, Ventura Film, Slot Machine con Rai Cinema.
“Non c’è il tentativo di ricostruire certe emozioni della sua visionarietà, per quello sono sufficienti i fotogrammi delle sue opere. E’ un film di tanti angoli, di piccoli ambienti, vicini l’uno all’altro, di luoghi di alcune emozioni provate durante i 40 anni di conoscenza di Federico”. Così Ettore Scola parla di Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini, fuori Concorso a Venezia, omaggio nel ventennale della scomparsa del maestro, una produzione Paypermoon-Palomar, Istituto Luce Cinecittà con Rai Cinema e Cinecittà Studios, in collaborazione con Cubovision e con il sostegno della DG Cinema.
Nel film episodi di finzione s’alternano a materiali scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell’Istituto Luce. Come le visite di Fellini sul set di Scola. Girato nel famoso Teatro 5 di Cinecittà, un luogo simbolo di affinità e di unione per i due artisti: se Fellini era di casa, nel vero senso della parola, in questo storico teatro di posa, Scola vi ha girato La famiglia e Il viaggio di capitan Fracassa.
Fuori concorso anche Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio mediometraggio, ispirato a una vicenda reale, con Alba Rohrwacher nel ruolo di Stella, una giovane studentessa di farmacia che, frequentando un laboratorio di chimica per un gruppo do ricerca, scopre un ambiente che provoca malattie. La sua storia si intreccia con il diario di un giovane dottorando, Michele Riondino, che ha già percorso quella strada.
Nel mediometraggio Redemption Miguel Gomes racconta quattro persone, negli anni Settanta e negli anni Duemila, colte in un momento decisivo del loro destino: in un villaggio del Portogallo del nord, un bambino scrive ai genitori in Angola per dire loro come è triste il Portogallo; a Milano, un vecchio ricorda il suo primo amore; a Parigi, un uomo dice alla figlioletta che non sarà mai un vero padre; durante una cerimonia nuziale, a Lipsia, la sposa lotta contro un’opera di Wagner che non riesce a togliersi dalla testa.
Infine altri due titoli targati Luce Cinecittà a Venezia Classici. Profezia. L’Africa di Pasolini a cura di Gianni Borgna, supervisione artistica Enrico Menduni, documentario realizzato con materiali dell’Archivio storico Luce. Dopo Accattone (1961) Pasolini cerca in Africa la genuinità contadina e quella forza rivoluzionaria che invano aveva cercato nel suo Friuli e poi nel sottoproletariato romano. Profezia. L’Africa di Pasolini esplora quella speranza che finirà in una nuova delusione. Le borgate di Roma in cui vivevano i sottoproletari di Accattone, come il Pigneto, adesso ospitano migliaia di extracomunitari. E Pasolini descrive, trent’anni prima, l’esodo degli africani sui barconi e la loro “conquista” dell’Italia.
Al Lido anche la versione restaurata di Paisà (1946) di Roberto Rossellini, nuova puntata del Progetto Rossellini, promosso da Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale e Coproduction Office. Il Progetto ha portato al recupero di altre opere di Rossellini – La macchina ammazzacattivi, India, Viaggio in Italia, Stromboli terra di Dio, l’episodio Una voce umana e Roma città aperta – presentati al Festival di Cannes, Berlino e Torino, alla Mostra Venezia e a Il Cinema Ritrovato.
Nella selezione dellaSettimana della Critica figura poi L’arte della felicità di Alessandro Rak.
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Opera prima del giornalista d'inchiesta Peter Landesman, Parkland, il film prodotto da Tom Hanks, non aggiunge nulla alla conoscenza dell’attentato a John Fitzgerald Kennedy, ma si concentra sulle storie umane che ruotano attorno a quei quattro giorni. Il film andrà in onda su Raitre il 22 novembre alle 21 per i cinquant'anni dell'attentato, a seguire alle 22.50 Gerardo Greco condurrà in studio la diretta di Agorà “Serata Kennedy”
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