A pochi giorni dalla presentazione del programma di Venezia 73, stampa e agenzie danno una rosa di registi italiani candidati al Lido: Giuseppe Piccioni con Questi giorni, basato sul romanzo di Marta Bertini “Color betulla giovane” e interpretato da Margherita Buy, Maria Roveran, Marta Gastini, su un gruppo di ragazze di provincia in attesa del loro futuro; Daniele Vicari con Sole, cuore, amore che narra la solidarietà e l’amicizia che lega due donne per scelte di vita (Isabella Ragonese e Eva Grieco); Edoardo De Angelis con Indivisibili sulla vicenda di due gemelle siamesi cantanti, nel profondo Sud casertano; Roan Johnson con Piuma che racconta emozioni, dubbi e timori di due ragazzi, Ferro (Luigi Fedele) e Cate (Blu Yoshimi), alle prese con la novità di una gravidanza inattesa; Gabriele Muccino con Estate addosso, in prima mondiale fuori concorso, che torna sull’universo giovanile dei suoi esordi; Ivano De Matteo con La vita possibile, nel cast Valeria Golino e Margherita Buy; Kim Rossi Stuart e L’intelligenza del maschio con Camilla Diana, Cristiana Capotondi e JasmineTrinca, e Andrea Molaioli con Tutto per una ragazza dall’omonimo romanzo di Nick Hornby.
Sul fronte dei registi stranieri si parla di Tom Ford e il suo Nocturnal Animals, Francois Ozon con Frantz, Terrence Malick con Weightless, nel cast Michael Fassbender e Ryan Gosling, Emir Kusturica con On the Milk Road interpretato da Monica Bellucci e infine James Gray con The Lost City of Z con Robert Pattinson, Sienna Miller e Tom Holland. In forse Martin Scorsese con Silente con Andrew Garfield, Liam Neeson, Adam Driver.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"