Da Carla Fracci a Lotta Continua per il doc Luce Cinecittà

Carla Fracci, la più famosa ballerina italiana nel mondo, vista con lo sguardo di Daniele Luchetti e un'esperienza cruciale e ancora dibattuta del Paese, come quella di Lotta Continua


VENEZIA – Carla Fracci, la più famosa ballerina italiana nel mondo, vista con lo sguardo di Daniele Luchetti; un’indagine su un musicista di genio come Fela Kuti firmata da Daniele Vicari; un originale viaggio nel fascismo, dal titolo Quei due di Wilma Labate, “epistolario visivo” tra Edda, figlia prediletta di Benito Mussolini, e il marito Galeazzo Ciano; Pio La Torre, il sindacalista e politico simbolo della lotta contro le mafie, riletto da Walter Veltroni; un’esperienza cruciale e ancora dibattuta del Paese, come quella di Lotta Continua scandagliata da Tony Saccucci.

Sono alcuni dei quindici doc d’autore prodotti, coprodotti e distribuiti da Luce Cinecittà per il 2022/2023 con “Un anno Luce”, la sua nuova linea editoriale di film documentari, presentata alla 79esima Mostra all’Italian Pavilion.

Si tratta di una line-up di titoli nuovi, lavori di autori affermati e di giovani talenti, con una forte attenzione alle produzioni indipendenti, soprattutto con una visione rinnovata per portare i documentari prodotti a una più ampia platea di spettatori, come hanno illustrato la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ed Enrico Bufalini, direttore Cinema e Documentaristica e Archivio Luce Cinecittà (leggi l’articolo).

Luce Cinecittà rinnova oggi la sua strategia produttiva implementando le coproduzioni con partner importanti come Rai Cinema, Rai Documentari, Sky, e con il variegato mondo della produzione indipendente, garantendo una presenza maggiore nei palinsesti televisivi. Poi, sistematizzando la fase di valutazione dei progetti, attraverso la creazione di un comitato editoriale interno, dedicato all’analisi e alla catalogazione delle singole proposte ricevute.

Stella polare restano gli autori. Troviamo così Agostino Ferrente, David di Donatello per il miglior documentario con Selfie, che sorprende con un Lato B, mentre Francesco Patierno, con Svegliami a mezzanotte, fa dell’archivio un’avventura intima. Un viaggio fisico pieno di fascino è quello che compie Giovanna Gagliardo in Good Morning Tel Aviv, nella città che non dorme mai, la più laica e cosmopolita di tutte le città del Medio Oriente. È una storia sofisticata della moda Bellissima di Laura Chiossone, una serie d’archivio sul linguaggio che dall’Italia ha conquistato il mondo. Il contemporaneo è interpretato nei temi e nello stile di racconto. Dopo la rivelazione di Normal, con il suo humour sulle questioni di genere, Adele Tulli torna con un’indagine sulla dissolvenza del nostro mondo fisico in quello digitale, con In-Visible. Mentre addirittura la forma geofisica del nostro paese e le forme delle nostre città è protagonista di un viaggio visivo e sonoro unico, nelle Amate sponde di Egidio Eronico. Non può mancare il grande cinema e lo spettacolo, nei film targati Luce Cinecittà. Enrico Ghezzi insieme ad Alessandro Gagliardo compone un’opera-mondo intima e provocatoria ne Gli ultimi giorni dell’umanità, fuori concorso alla Mostra. Sophia Loren viene raccontata dalle sue più giovani colleghe nel documentario di Marco Spagnoli, e Piero Umiliani, il compositore amato da Tarantino e Soderbergh viene celebrato da Massimo Martella. Mentre Mario Canale unisce i prìncipi della risata Benigni, Verdone, Troisi e Nuti.

autore
05 Settembre 2022

Venezia 79

Venezia 79

Biennale College: aperto il bando per l’edizione 2023

E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi

Venezia 79

Barbera: “E’ stato un festival intelligente e innovativo”

"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni

Venezia 79

Guadagnino: “Bones And All, una storia d’amore viscerale e inesorabile”

Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre

Venezia 79

Panahi e Nan Goldin, sedie vuote e sete di libertà

A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi


Ultimi aggiornamenti