“Caos, accuse e scaricabarile. Così la destra si mette in Mostra” scrive Natalia Aspesi su La Repubblica. “Caos al Lido: aperta la caccia ai responsabili” titola il Giornale. “Urbani attacca, in lacrime i dipendenti della Biennale” resoconta il Messaggero. Mentre Alberto Crespi sull‘Unità ci va giù pesante con l’ironia: “Muller & Cruyff: dietro il calendario un severo calcolo assiro-babilonese”. I ritardi, le code e i disguidi occupano la stampa quotidiana alla 61/a Mostra? E allora Müller e Croff invitano a pranzo i cronisti al terzo piano del Casinò per chiedere una tregua. “Dateci tempo, abbiamo costruito la Mostra in 3 mesi e mezzo”, fa il direttore. “Considero indispensabile la stabilità”, chiosa il presidente. Certo, aggiunge subito cauto, l’azionista ha diritto di fare le sue scelte, ma il mandato di Müller è quadriennale. E dunque: Hic manebimus optime. Gilles Jacob è a Cannes da ventisei anni. “Dopo la famosa serata del Mercante di Venezia ho incontrato il ministro racconta Croff ci sono state pacatissime riflessioni e mi sono impegnato a mettere a punto un piano di emergenza, a tutt’oggi non vedo ragioni di interrompere questo progetto”. Müller ricorda che i film di quest’anno sono particolarmente lunghi: Spike Lee, Vanity Fair e Miyazaki uno dopo l’altro bloccano un’intera giornata. Ma i problemi ci sono stati soprattutto nel week end, con una concentrazione di divi e di pubblico che ha fatto esplodere le insufficienti strutture del Lido. “Le major chiedono di passare nei primi giorni, altrimenti rifiutano di portare registi e cast. Dettano condizioni. Da lunedì le cose sono andate meglio”, sottolinea Müller. Mentre Croff non si tira indietro di fronte alle responsabilità. “Inutile scaricare le colpe sui manifestanti, mai visto no global così educati”. Quanto alla citatissima frase di Urbani, “la Mostra ha il motore di una Ferrari sulla carrozzeria di una Topolino”, il presidente ridimensiona, “il ministro è stato superinterpretato”. Infine sul tiro al piccione al film italiano. “Anche negli anni ’60, adesso rivalutati, c’erano dialoghi che sfidavano il ridicolo, ma oggi nessuno ride. Forse Placido ha bisogno di tempo”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk