L’adattamento cinematografico del romanzo di Sandro Veronesi, La forza del passato, convince poco.
Roberto Nepoti scrive su La Repubblica: “All’inizio la storia avvince, poi il film di Piergiorgio Gay sconta il peccato di una sceneggiatura traballante, stancamente dialogata sulle pagine del romanzo di Sandro Veronesi”.
Fabio Ferzetti del Messaggero: “Gay convince a metà. Rende tutto un poco esangue”.
Tullio Kezich sul Corriere della Sera: “La forza del passato per raccontare qualcosa di ambizioso non ha abbastanza spessore ma, basta la presenza di Bruno Ganz per rendere il film degno di essere visto”.
Dario Zonta su L’Unità: “Purtroppo Gay è caduto nella trappola del cinema medio italiano, restituisce il ritratto senza baricentro di un uomo medio che sembra non capire il mondo che lo circonda”.
Infine, a Maurizio Cabona del Giornale non piace la recitazione di Sergio Rubini, ma sostiene che “la forza del passato ha il merito di svolgersi a Trieste, città finora poco filmata. E quando Rubini attenua stupori e furori il film diventa meno brutto”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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