“La donna per me è la vita. La donna è la parte migliore dell’uomo che sono – parla così il regista Emanuele Crialese, autore del film L’immensità, in Concorso, in cui racconta il proprio vissuto personale, la sua storia identitaria e il rapporto imprescindibile con una grande mamma – La donna non è rinnegata, la donna è viva ed è grande dentro di me, ed è anche l’oggetto dei miei desideri. È colei che io ascolto più volentieri. Il corpo della donna è quasi un campo di battaglia perché dà la vita, allatta, e spesso rinuncia alla propria: ha dovuto lottare per emanciparsi. La donna sa fare il sacrificio della rinuncia per la vita”.
Protagonista del film è Penélope Cruz nei panni della madre del regista: “I personaggi femminili sono per me quelli più interessanti o quelli che mi interessano davvero: è molto difficile per me descrivere un uomo, mi annoia. E io, allora? Io… sono e non sono e voglio rimanere così, essere e non essere, spero vi stia bene così. Sono un uomo come gli altri? No. Sono una donna come le altre? No. Sono io, un po’ più complesso”.
E' possibile iscriversi per team di nazionalità italiana composti da registi alla loro opera prima o seconda, associati a produttori che abbiano realizzato almeno tre audiovisivi
"Il cinema italiano ne esce bene. E anche Netflix". Bilancio di fine Mostra per il direttore Alberto Barbera e il presidente Roberto Cicutto. Si registra un +6% di biglietti venduti rispetto al 2019. Tra i temi toccati anche il Leone del futuro ad Alice Diop, documentarista attiva da più di dieci anni
Abbiamo incontrato il regista Leone d’argento – Miglior Regia: “Non penso sia un film horror ma una storia d’amore, come non credo che L’Esorcista non sia un horror ma un film bergmaniano fatto a Hollywood”. Bones and All esce in Italia – e nel mondo – dal 23 novembre
A volte i veri protagonisti sono gli assenti, come il regista dissidente Jafar Panahi, imprigionato da ormai due mesi, a cui Luca Guadagnino e Laura Poitras dedicano i loro premi