Crepe in famiglia, con la “Blondie” del GF svedese


VENEZIA – Dal realismo alla fantasia, passando per Almodòvar e Festen. Lo svedese Jesper Ganslandt fa ritorno alle Giornate degli Autori – di cui è ormai quasi un regista feticcio, con tre film su tre selezionati – con un racconto tutto al femminile in cui abbandona l’aderenza alla realtà e si affida (anche) a una diva del piccolo schermo. Il suo terzo film si intitola Blondie, ed è una decisa sterzata rispetto alla drammaticità brutale di Apan, del 2009.

 

“Dopo quell’esperienza, in cui gli interpreti non avevano nemmeno letto il copione perché cercavo il massimo di verità e spontaneità – ha spiegato il regista – ho pensato che la cosa più rischiosa che potessi fare era cambiare drasticamente tono. Ho voluto creare una famiglia composta da tre donne belle e molto erotiche e una madre dominante e metterle insieme per vedere cosa succedeva. Volevo raccontarle con uno stile di recitazione sopra le righe, perciò abbiamo fatto prove per sei mesi. Cercavo una superficie bella da guardare che celasse sotto traccia un dramma dirompente, un po’ come accade nella serie tv Mad Men“.

Per costruire questo patinato universo in rosa Ganslandt si è rivolto a Marie Göranzon, Helena af Sandeberg, Alexandra Dahlström e, soprattutto a Carolina Gynning, cioè la diva più in vista del mondo dello spettacolo svedese. Una sorta di corrispettivo della nostra Simona Ventura, rivelata dalla vittoria del Grande Fratello nel 2004, partita come modella e poi passata a dominare i piccoli schermi in patria in veste di conduttrice. Prima ancora di rinchiudersi nella casa del Big Brother finì al cinema, addirittura in un film il cui protagonista era Johnny Depp. “Caroline mi sembrava perfetta per questo ruolo – dice il regista – e ho pensato di provare a chiamarla anche se non ci conoscevamo e pensavo sarebbe stato difficile averla. Invece mi ha detto subito sì”. Anche al Lido, sulla terrazza della Pagoda, la diva è lei, stretta in un tailleur celeste e assediata dalla curiosità della stampa del suo paese. Ma il protagonista della giornata è film che l’ha ospitata, una commedia amara ambientata in una grande casa di campagna dove la matriarca riunisce le tre figlie per festeggiare il 70° compleanno, facendo risvegliare nevrosi e scheletri nell’armadio sopiti per anni.

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02 Settembre 2012

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