E’ stata inviata ad ANICA, al Sindacato dei giornalisti e critici, AGIS e ANEC una lettera dalla stampa specializzata per una condivisione di ulteriori misure anti-Covid19 sui luoghi di lavoro. Si riporta il testo:
“Tutti noi giornalisti e critici cinematografici dopo il lockdown siamo tornati a lavorare con fiducia e cautela. Abbiamo ricominciato a seguire proiezioni e conferenze stampa in sala. Abbiamo partecipato e stiamo partecipando a rassegne e festival che si sono attrezzati per garantire le adeguate misure di sicurezza anti-Covid19. Tutti insieme stiamo cercando di ripartire, con responsabilità e attenzione, per far sì che il cinema in sala rimanga vivo e che il giornalismo di settore continui a raccontarlo al meglio delle sue possibilità. Abbiamo dato fiducia ai protocolli seguiti dalle aziende e dalle istituzioni che ci hanno chiamato a partecipare ai loro eventi e dobbiamo tutti essere certi che questi protocolli funzionino.
Sappiamo però che lunedì 12 ottobre, in occasione dell’attività stampa per la promozione del film Lockdown all’italiana, una persona, poi risultata positiva al coronavirus, ha partecipato agli incontri in programma. Lo abbiamo saputo per vie informali dal momento che non è partita alcuna procedura di tracciamento e controllo dello stato di salute di chi era presente all’attività stampa nonostante avessimo lasciato i nostri nomi e i nostri contatti come richiesto. La cosa ci ha allarmato perché l’organizzazione di quell’attività stampa ci è sembrata esemplare per le misure di sicurezza prese: dunque i protocolli non funzionano?
Alla luce di questo episodio – non sappiamo se altre anteprime possano aver avuto lo stesso problema, siamo certi di questo caso e anche dell’eccellenza dei controlli effettuati in loco – ci sembra importante sollevare la questione e proporre di individuare insieme, e poi mettere in atto, delle procedure ancora più stringenti che ci facciano sentire tutti pienamente tutelati nell’esercizio della nostra professione.
Ad esempio ci sentiremmo più tranquilli se, come alla Mostra di Venezia (e non solo), potessimo sederci sempre in posti assegnati e registrati, in modo da poter risalire con precisione al tracciamento dei contatti in seguito a eventuali contagi. E se, in caso di positività di qualcuno dei partecipanti all’attività stampa, l’informazione – ovviamente nel rispetto della privacy dell’interessato – fosse comunicata con tempestività. Confrontiamoci, troviamo soluzioni condivise e facciamolo velocemente, perché purtroppo la situazione sanitaria, come sapete, peggiora di ora in ora”.
I firmatari:
Pedro Armocida
Mauro Donzelli
Michela Greco
Ilaria Ravarino
Gabriele Acerbo
Stefano Amadio
Valentina Ariete
Gianluca Arnone
Elena Balestri
Martina Barone
Giovanna Barreca
Nicole Bianchi
Giulia Bianconi
Emanuele Bigi
Federico Boni
Margherita Bordino
Antonio Bracco
Valerio Cappelli
Eva Carducci
Paola Casella
Francesco Castelnuovo
Claudia Catalli
Daniela Catelli
Oscar Cosulich
Alberto Crespi
Antonio Cuomo
Giacomo D’Alelio
Piera Detassis
Antonio D’Olivo
Alessandro De Simone
Carmen Diotaiuti
Simone Emiliani
Elisabetta Esposito
Ilaria Feole
Fabio Ferzetti
Andrea Fornasiero
Marzia Gandolfi
Emanuela Genovese
Mauro Gervasini A
ndrea Giordano
Federico Gironi
Silvio Grasselli
Andrea Guglielmino
Chiara Guida
Luca Liguori
Silvia Locatelli
Giulia Lucchini
Stefano Masi
Raffaele Meale
Domenico Misciagna
Emiliano Morreale
Chiara Nicoletti
Gabriele Niola
Emanuele Paglialonga
Mattia Pasquini
Anna Maria Pasetti
Cristiana Paternò
Francesca Pierleoni
Federico Pontiggia
Carola Proto
Angela Prudenzi Emanuele Rauco
Baba Richerme
Valerio Sammarco
Giulio Sangiorgio
Marina Sanna
Sonia Serafini
Paola Schettino Nobile
Ilaria Solari
Boris Sollazzo
Barbara Sorrentini
Chiara Ugolini
Alessandra Ventimiglia
Giorgio Viaro
Aurelio Vindigni Ricca
Akim Zeijari
Emiliano Morreale
Angela Prudenzi
Baba Richerme
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio