Cosa mangia il cinema?

8 ½ - Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano propone un numero sui legami tra il mondo della buona cucina e quello della settima arte


Cosa mangia il cinema? Cosa si mangia al cinema? In concomitanza con le feste, dove il cibo non manca mai dalle nostre tavole, 8 ½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano propone un numero a tema mangereccio, sui legami tra il mondo della buona cucina e quello della settima arte. “La questione – dice il direttore Gianni Canova nel pezzo d’introduzione ‘Il fantasma del cibo dopo Expo 2015’ – non è tanto come il cinema ha rappresentato il cibo, ma come ha digerito (se l’ha digerito) il mondo”. Interventi anche di Marco Lombardi e Laura Delli Colli, e interviste agli chef più quotati come Alessandro Borghese, Andrea Fusco, Eros Palmirani, al sommelier Marco Sabellico e alla cake-designer Elena Wendy Bosca, un approfondimento di Oscar Cosulich sulla presenza del cibo nel mondo dei cartoon (a partire dal celebre Ratatouille). Dulcis in fundo, la sezione ‘cibo’ è chiusa dal fumetto ‘Le grandi abbuffate (come si mangia alle anteprime stampa)’, satira sulle abitudini alimentari di critici e giornalisti, e dal racconto della scena più disgustosa del cinema italiano secondo dieci critici.

In questo ultimo numero del 2015 un’intervista esclusiva al direttore generale cinema Nicola Borrelli ripercorre alcuni dei grandi temi del settore dell’audiovisivo – la stagione di spending review, le misure a sostegno introdotte dal ministro Franceschini, la manutenzione degli strumenti pubblici, le difficoltà di distribuzione internazionale del prodotto italiano, la chiusura delle sale, la filiera distributiva – e analizza gli scenari futuri aperti dall’arrivo di Netflix. Un’altra intervista al nuovo direttore delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, l’americano Jay Weissberg, ci porta dentro al mondo ancora poco conosciuto del cinema precedente al sonoro e dei modi per valorizzarlo al meglio. È invece il musicista e autore di colonne sonore Pivio a rispondere alla domanda ‘Cosa non mi piace del cinema italiano?’: “Oggi si nota una tendenza sempre più marcata verso l’individualismo, dovuta al fatto che il cinema si sta depauperando e le persone che ci lavorano sono sempre più soggette ad ansia da prestazione”.

E ancora, la carica degli Youtubers per la sezione ‘Innovazioni’, con interviste a Federico Clapis, Claudio Di Biagio, Luca Vecchi, I Nirkiop e Guglielmo Scilla alias Willwoosh. Focus dedicato all’India e Reprint di un pezzo di Duccio Tessari, a difesa del western, da “Cinema Nuovo” n 180 del marzo-aprile 1966, mentre la sezione ‘Anniversari’ festeggia i 50 anni di Non son degno di te con Gianni Morandi e celebra l’epoca dei musicarelli.

Hanno collaborato al numero, tra gli altri Andrea Gropplero di Troppenburg, Aniruddha Guha, la scrittrice Eleonora Mazzoni e Marco Restelli.

autore
29 Dicembre 2015

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