Corti e documentari ai David: i candidati

Scelti i candidati al David per il cortometraggio e il documentario in una stagione definita “eccezionale” da Andrea Piersanti, presidente della giuria composta da Francesca Calvelli, Enzo Decaro, Paolo Fondato, Enrico Magrelli, Mario Mazzetti e Paolo Mereghetti.

Questa la cinquina per il cortometraggio:

Caffè Capo di Andrea Zaccariello con Gianni Cavina, un divertente apologo contro i pregiudizi razzisti

Io sono qui di Mario Piredda sui soldati italiani che in Bosnia e nel Kosovo sono stati contagiati dall’uranio impoverito

Jody delle giostre di Adriano Sforzi, una favola romantica ambientata nella comunità dei Rom

Salvatore di Bruno e Fabrizio Urso, sul dramma delle nuove disoccupazioni

Stand by me di Giuseppe Marco Albano, film surreale ambientato nella stessa location di Matera scoperta da Mel Gibson.

Questa la cinquina per il documentario:

È stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia di Filippo Vendemmiati, sulla tragica morte del diciottenne Federico Aldrovandi

L’ultimo Gattopardo: ritratto di Goffredo Lombardo, il film con il quale Giuseppe Tornatore racconta la vita del produttore Goffredo Lombardo

Ritratto di mio padre che Maria Sole Tognazzi ha dedicato al padre Ugo

This is my land& Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson sull’infernale situazione della comunità di Hebron in Palestina

Ward 54, opera prima della giornalista tv Monica Maggioni sui disagi psichici dei reduci americani della guerra in Iraq.

Anche quest’anno, le copie dei 135 cortometraggi e dei 78 documentari iscritti alla competizione del David saranno affidate al Ladisc (Laboratorio Audiovisivo del Dipartimento di Sociologia e comunicazione, dell’Università Sapienza di Roma) diretto dal Prof. Giovambattista Fatelli nell’ambito di un progetto destinato alla realizzazione di un archivio del cinema italiano contemporaneo.