Dalla fortunata scuderia di Brizzi & Martani arriva un nuovo regista: Massimiliano Bruno, sceneggiatore e autore di testi per il teatro e la tv, che dirige Nessuno mi può giudicare, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. In sala da mercoledì 16 marzo per sfruttare il ponte della festa dell’Unità con 400 copie, è distribuita da 01 la gradevole commedia che vede Paola Cortellesi e Raoul Bova nei panni di una nuova coppia comico-romantica del cinema italiano. Ma la favola a lieto fine, oltre ad emozionare, serve anche a prendere in giro l’Italia della crisi economica, dell’immigrazione e delle escort frequentate soprattutto da politici viscidi e qualche volta anche ladri per loro aperta ammissione. “Viviamo nella società del compromesso e alcuni, per tirare avanti, sono costretti a fare scelte discutibili, prostituzione compresa. Ma ho voluto affrontare anche temi positivi, come la tolleranza tra le razze e la solidarietà delle classi popolari e nel prossimo film, magari, mi occuperò dell’Italia che al compromesso non ci sta”.
Massimiliano Bruno considera il suo primo film come una continuazione ideale di ciò che fa da sempre a teatro. “Sono uno che ha fatto la gavetta, ho scritto Notte prima degli esami e tanti testi per Paola Cortellesi, che è un’amica come quasi tutto il cast, da Rocco Papaleo a Lucia Ocone, da Lillo a Valerio Mastandrea. Anche lo sceneggiatore, Edoardo Falcone, è un mio complice di sempre, che si presta anche a interpretare il cameo del cliente sadomaso”.
La storia è quella di Alice, borghese arricchita che tratta la servitù con sufficienza ma si ritrova a vivere in una baracca al Quarticciolo, insieme al figlio di 9 anni, dopo che il marito è morto all’improvviso e l’ha lasciata in un mare di debiti, col rischio di finire in carcere per bancarotta fraudolenta. Per risollevarsi dalla malasorte decide di trasformarsi in una squillo d’altobordo con l’aiuto della escort Eva (Anna Foglietta) però intanto si innamora di Giulio (Raoul Bova), un po’ ruspante ma pieno di cuore. “Paola Cortellesi ha tantissime corde e riesce a rendere la trasformazione del personaggio, da pariolina un po’ stronzetta a bomba sexy suo malgrado a brava ragazza, mentre Raoul ha finalmente affrontato il personaggio del coatto di periferia, a cui si era in parte avvicinato nel film di Daniele Luchetti La nostra vita: con i capelli pettinati alla Borriello e l’orecchino è davvero perfetto”, dice ancora il regista. Quanto a Rocco Papaleo è un proletario di destra, che lancia un anatema contro Nanni Moretti. “Quella battuta – spiega Bruno – è un omaggio a Ecce bombo, uno dei miei film preferiti, e rovescia la storica citazione ‘ve lo meritate Alberto Sordi‘. Lì era un atto d’accusa verso i qualunquisti, qui è l’espressione del suo razzismo. Abbiamo reso omaggio anche a Spike Lee quando Bova e Papaleo si fronteggiano sulle manie e i tic di destra e sinistra”.
Certo, le escort del film, tutte casa e famiglia, fanno quasi tenerezza a confronto con le cronache di questi mesi. Racconta Massimiliano Bruno, che è riuscito benissimo a evitare la volgarità giocando il tutto sul filo dell’ironia: “Solo la scena dello yacht, con la festa a base di cocaina e ragazze a pagamento, è un po’ più provocatoria. Ma l’Italia è un paese meraviglioso, perché ci stanno tante persone che lavorano onestamente, anche se chi ci rappresenta è spesso come quelli che vediamo nella scena dello yacht. Siamo fieri degli artigiani e delle commesse dei grandi magazzini, ma non della classe politica. Sui giornali leggo ogni giorno cose aberranti e vergognose, ma questa è una commedia sull’umanità e in questo caso non posso e non voglio parlare di cose che non sono umane. Il mio è un messaggio di tolleranza, condivisione e integrazione razziale”.
Nel cast anche Caterina Guzzanti, Riccardo Rossi, Valerio Aprea e un’apparizione di Fausto Leali nel ruolo di se stesso.
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