Conor McGregor, ‘Road House’ e gli altri sportivi prestati al cinema

In occasione del debutto sul grande schermo del grande lottatore, andiamo a riscoprire quei tanti atleti e sportivi che si sono reinventati come attori


Un western contemporaneo con i pugni al posto delle pistole. È sostanzialmente questo Road House, remake del film del 1989 appena uscito su Prime Video, con Jake Gyllenhaal chiamato a prendere l’eredità di Patrick Swayze nel ruolo di un ex lottatore che diventa buttafuori di una roadhouse, salvo inimicarsi la criminalità locale. L’operazione ben riuscita si fa notare soprattutto per il debutto sul grande schermo di Conor McGregor, vera e propria leggenda delle arti marziali miste (MMA). Il pugile interpreta l’antagonista del film, prestando la sua grande fisicità per rendere ancora più credibili le tante scene di combattimento che animano il film.

Quella di McGregor, ovviamente, non è la prima e non sarà l’ultima volta che un atleta professionista si presta al cinema, offrendo la propria popolarità alla macchina dei sogni di Hollywood. Una lista lunga e in continuo aggiornamento, dalla quale però ci sentiamo di escludere gli ex wrestler come The Rock, John Cena e Dave Bautista, non per sminuire le loro capacità atletiche, ma perché il WWE è una via di mezzo tra lo sport e lo spettacolo. Uno show in cui il talento attoriale è una conditio sine qua non, al pari di quello sportivo.

Discorso simile per i vari artisti marziali, che naturalmente si prestano a entrare nell’industria cinematografica vista la popolarità dei film che ne richiedono un esplicito utilizzo. Il maestro per eccellenza è, ovviamente, il mitico Bruce Lee, insieme al quale citiamo Jet Li, Jackie Chan e gli “occidentali” Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris e Steven Seagal. C’è poi Jason Statham che prima di diventare una delle più popolari action star contemporanee ha praticato ad alti livelli arti marziali ed è stato nella nazionale britannica di tuffi.

C’è poi Mike Tyson, celebre negli anni ’90 per la sua attività pugilistica e non solo. La sua filmografia è molto lunga: spesso ha interpretato se stesso, come in Una notte da leoni, ma non sono mancati i ruoli di finzione veri e propri, come nel recente Black Flies, dove al fianco del premio Oscar Sean Penn offre una performance tutt’altro che scontata.

Infine, non possiamo non citare il grande Arnold Schwarzenegger che è stato, come è noto, pluricampione di body building prima di dedicarsi alla sua portentosa carriera d’attore, andata avanti imperterrita nonostante il pesante accento austriaco e i limiti espressivi dei primi anni, fino a renderlo una vera e propria icona del cinema degli anni ’80 e ’90.

Sport di squadra

Allontanandoci dagli sport di combattimento, l’elenco non si fa più breve. L’interpretazione più celebre è probabilmente quella di Michael Jordan, il più grande cestista di sempre, nel film cult generazionale Space Jam, recentemente tornato con un remake interpretato da un’altra icona del basket, Lebron James. C’è da dire che non sono di certo film che si ricordano per le grandi abilità attoriali dei loro protagonisti. Un po’ meglio si può dire di un loro esimio collega, Shaquille O’Neal, che con il suo fisico colossale e la sua proverbiale faccia tosta ha avuto una carriera cinematografica di certo lunga, se non brillante, affiancando a tanti ruoli secondari anche alcuni da protagonista, come in Kazaam e in Steel.

Era avviato a una notevole carriera hollywoodiana, l’ex giocatore di football americano O.J. Simpson, tra gli interpreti della saga di Una pallottola spuntata prima di diventare protagonista assoluto di uno dei più grandi scandali e giudiziari della storia americana, venendo accusato di duplice omicidio. Da interprete è diventato poi personaggio – interpretato da Cuba Gooding, Jr. – nell’acclamata miniserie American Crime Story: Il caso O.J. Simpson.

Nel mondo del calcio, in molti avrebbero scommesso su una carriera cinematografica dello “space boy” David Beckham, per il suo phisique du role che lo avvicina molto di più allo stereotipo del modello che a quello del calciatore. L’ex capitano della nazionale inglese, però, ha solo collezionato brevi cameo in serie e film britannici, oltre ovviamente alla saga di Goal, in cui interpreta se stesso insieme ai maggiori campioni della sua generazione.

Due esempi italiani

Concludiamo con un paio di citazioni legate al mondo del cinema italiano. Un esempio illustre e uno, beh, un po’ meno. In pochi ricorderanno che Bud Spencer, prima della sua eccezionale carriera di attore, è stato il primo nuotatore italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero. Come in altrettanto pochi si ricorderanno che il più grande sciatore italiano di sempre, Alberto Tomba, poco dopo la fine della sua carriera sportiva tentò di cavalcare la sua enorme popolarità diventando un attore. Ne uscì fuori il noir Alex l’ariete, considerato uno dei capolavori del “trash” italiano: un flop clamoroso che stroncò la sua carriera attoriale sul nascere. Il tragicomico film di Damiano Damiani, recitato al fianco di Michelle Hunziker, è stato una valanga di tali dimensioni che neanche il più grande slalomista di sempre ha saputo come evitarla.

21 Marzo 2024

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