Concorso di colpa


F. Nuti, A. Ponziani, C. FragassoDopo essere stato presentato due anni fa al Festival de la Comédie di Montecarlo, esce nelle sale il film Concorso di colpa, prodotto dalla Blu International G. F., distribuito dall’Istituto Luce, diretto da Claudio Fragasso, interpretato da Francesco Nuti e Alessandro Benvenuti. Il film segna il ritorno sul grande schermo dell’attore e regista toscano
amatissimo dal grande pubblico negli anni ’80, dopo un lungo periodo di disagi professionali ed esistenziali: stavoilta, però, Nuti recita in un ruolo drammatico e non brillante, come era solito fare nelle sue commedie.
“La scelta di Nuti è avvenuta per caso – ha spiegato Fragasso – Per quella parte avevo bisogno di un
cinquantenne e non ci sono molti attori di questa età nel nostro cinema. Inoltre, il personaggio è un uomo che ha una sofferenza nascosta, un disagio e al tempo stesso doveva essere un cinico. Nuti possiede queste caratteristiche: il protagonista del film è una persona cinica che si mostra sempre sicura di sé, osa più degli altri e proprio questo lo conduce alla distruzione. Da grande artista, Nuti è anche riuscito a lavorare sul personaggio in modo creativo e il suo volto è segnato da una reale sofferenza. Certo non è
stato facile dirigerlo, a causa di difficoltà oggettive, dovute al suo carattere forte e indolente. Pure Benvenuti mi ha dato filo da torcere ma, alla fine, tra due toscani e un romano, ho vinto io, il romano”.
Il film è una riflessione sulla politica degli anni ’70, anche se tutto è raccontato in forma di giallo, “perché altrimenti mi sarei annoiato – ha concluso il regista – E’ comunque vero, come racconto io stesso nella storia, che allora si commettevano delitti per ideologia e utopia; oggi, invece, si fa tutto in nome del cinismo, del proprio tornaconto personale o della propria posizione e i ragazzi non credono
a niente, ma sono solo angosciati di trovarsi un posto di lavoro”. Francesco Nuti si discosta, invece, dalle dichiarazioni di Fragasso. Per lui gli anni ’70 sono stati dominati da un’ideologia disfattista e riprovevole: me lo ricordo bene perché ero un militante del Pci. Oggi, c’è meno ideologia, ma forse si percepisce più amore: guardo con molta attenzione il mondo dei ragazzi, ma mi trovo a disagio con loro, perché ora tutto va troppo veloce, le situazioni sono frammentarie e c’è poco silenzio. Sono stato felice di recitare in un ruolo drammatico, come hanno già fatto prima di me tanti attori comici, da Manfredi a Tognazzi, fino a Totò: il comico ha sempre una parte di dramma nascosto in sé. Sul set sono stato molto ubbidiente con Fragasso, anche se a volte il mio carattere può mettere a disagio gli altri. A novembre, inizierò a girare il mio nuovo film: una commedia noir e misteriosa che s’intitola Olga e i fratellastri Billy, sarà ambientata tra il Piemonte e la Val d’Aosta, il cast è ancora top secret e, anche se ho scelto già le due protagoniste femminili, non voglio svelare nulla, posso solo dire che il produttore è Berardi. Per quanto riguarda la tv, non ci andrò mai, la trovo orrenda, ma potrei accettare solo ad un patto: se mi fanno cantare ci vado, magari persino a Miss Italia, con il mio amico Carlo Conti che presenta”.

25 Agosto 2005

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