Compagni di scuola alla Vanzina

“Come Verdone in Compagni di scuola o Genovese in Immaturi volevamo raccontare un rimpatriata a qualche anno dalla maturità per un gruppo di amici che non hanno avuto dalla vita esattamente quello che sognavano, ma hanno ancora un secondo tempo a disposizione per rifarsi”. Così i fratelli Vanzina parlano di Un matrimonio da favola, commedia degli equivoci con cast corale che arriva a pochi mesi da Sapore di te. Emilio Solfrizzi, Stefania Rocca, Adriano Giannini e Giorgio Pasotti si ritrovano a Zurigo per le nozze del compagno Ricky Memphis che sta per impalmare la bellissima figlia di uno straricco banchiere svizzero. Ma intorno ai festeggiamenti scattano una serie di situazioni impreviste perché nessuno dice la verità e tutti hanno qualche segreto da nascondere. C’è il militare molto macho che in realtà è gay ma non vuole farlo sapere (Pasotti), il commerciante di periferia (Solfrizzi) sposato con una crudele avvocata divorzista (Paola Minaccioni) che lo getterebbe sul lastrico se sapesse che intrattiene una relazione con una giovane e avvenente borgatara (Ilaria Spada). C’è lo zio dello sposo (Max Tortora) che fa il ladro di professione, l’ex campionessa di calcio (Stefania Rocca) ammogliata con il rozzo assicuratore (Riccardo Rossi) ma innamorata da sempre del compagno di liceo. E persino la futura sposina (Andrea Osvart) finisce a letto con il bel testimone dello sposo (Adriano Giannini). Per Stefania Rocca “è l’amicizia che permette a questi cinque personaggi di aprire gli occhi e ammettere la verità sulle proprie scelte, spesso sbagliate, così la commedia diventa anche un modo per parlare di sentimenti”, mentre Solfrizzi ritiene che “la chance di ricominciare, anche per il mio personaggio così meschino, venga proprio dal fatto che gli amici non ti giudicano mai”.

“Ho letto La simmetria dei desideri, un libro di un autore israeliano che parlava dell’amicizia di quattro ex compagni di scuola che si rivedevano ogni quattro anni per assistere in tv ai campionati del mondo di calcio – racconta Carlo Vanzina – facevano il punto e scrivevano su dei bigliettini i loro desideri e le loro aspirazioni per poi verificare, quattro anni dopo, il risultato dei pronostici. A partire da questo spunto abbiamo deciso di mettere in scena una specie di Grande freddo all’italiana”. Prodotto da Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema e con il contributo della BLS Film Fund & Commission Alto Adige, e scritto insieme a Edoardo Falcone (sceneggiatore anche di Mai Stati Uniti), il film mira alto. “Un tempo i francesi erano entusiasti se riuscivano ad avvicinarsi alla commedia all’italiana, oggi è il contrario, per farti i complimenti ti dicono che il tuo film sembra una commedia francese, cioè pulita e divertente”, dice Enrico Vanzina. Aggiunge Carlo: “Il testimone che va a letto con la sposa è un classico delle barzellette, ma noi abbiamo pensato anche a Quattro matrimoni e un funerale, Tre uomini e una pecora o Il matrimonio del mio migliore amico“. Poi, almeno a sentir loro, c’è persino un tocco di Hitchcock. “Il maestro del brivido, dopo aver visto Sedotta e abbandonata, chiamò a Hollywood Age e Scarpelli e si fece scrivere un giallo con qualche risvolto comico. Era la storia di un italiano che diventa direttore di un albergo di lusso a Beverly Hills e invita i suoi parenti, solo che questi sono tutti ladri. Il film non si fece mai, ma questo plot ci ha ispirato il personaggio di Max Tortora, mentre Andrea Osvart fa il verso alle bionde perfette, eleganti e ambigue alla Kim Novak. E Stefania Rocca si è messa in gioco diventando una sorta di Shirley MacLaine in La congiura degli innocenti“.

Un matrimonio da favola uscirà il 10 aprile in 400 copie distribuito da 01.