Come valorizzare i mestieri nascosti

Si è tenuto presso lo spazio “RomaLazioFilmCommission”, all’interno della 13esima Festa di Roma, il convegno “Mestieri ed artigiani del cinema Italiano" legato al premio La pellicola d'oro


La fabbrica dei sogni non viene creata solo da registi, attori e direttori di fotografia ma è il risultato di un lavoro complesso a cui partecipano figure professionali la cui indispensabile presenza sul set viene spesso valutata in maniera non adeguata dagli spettatori. Proprio per valorizzare tali professionalità si è tenuto presso lo spazio “RomaLazioFilmCommission”, all’interno della 13esima edizione della Festa di Roma, il convegno “Mestieri ed artigiani del cinema Italiano – Per valorizzare i mestieri nascosti”, appuntamento legato al Premio Pellicola d’Oro, promosso ed organizzato dall’Ass.ne Cult.le Articolo 9 Cultura e Spettacolo e dalla Sas Cinema di cui è presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis. 

Un giusto premio ad artigiani, tecnici, restauratori, falegnami  e professionisti italiani attivi nell’ambito cinematografico, ai quali vengono riconosciuti particolari meriti legati all’esercizio della loro professione. Accanto a questi riconoscimenti però, non mancano premi speciali assegnati ad altri esponenti del cinema, dello spettacolo e della cultura, che si sono particolarmente distinti nella loro carriera anche in relazione al positivo rapporto instaurato con le maestranze, tecnici e artigiani che operano sul set.

“I titoli di coda sono importanti – ha spiegato De Camillis – perché rappresentano quelle 30/40 persone che lavorano in una troupe cinematografica. Poiché spesso a causa delle pubblicità i titoli di coda vengono tagliati, perché non metterli in testa o, come si usa in Germania, mettere dei blocchi con i nomi di chi ha lavorato al film o, magari, metterli sottopancia? Ma è importante che ci siano e che i giovani possano conoscere i nomi di tutti i tecnici che hanno realizzato il film”.

“Il cinema è una grande passione – ha sottolineato Laura Delli Colli – nella preparazione di un film, dall’inizio alla fine si crea un gruppo di lavoro con cui nascono dei grandi rapporti d’affetto. Il cinema è fatto di grandi famiglie, alcune anche storiche. I mestieri del cinema sono una grande ricchezza per noi e questo non dobbiamo mai dimenticarlo”. “La scenografia è un reparto artistico molto complesso – spiega il Premio Oscar Gianni Quaranta – dove conta tantissimo la qualità ed è giusto che ci sia al termine la giusta gratificazione”.

“I mestieri del cinema sono importanti per la realizzazione di un film – ha aggiunto l’on Silvia Costa –  questo tipo di lavoro non può essere solitario, ma collettivo”.

Presenti al convegno anche Gianfranco Noferi (Rai Cultura), Neri Parenti (regista), Franco Mariotti, Romolo Sormani (Ditta Rancati), Simone Bessi (Anna Mode 68), Denise Mutton (Polizia di Stato), Roberto Perpignani (presidente Fidac), Silvia Scola (autore), Mario Fusani (Avv. As For.Cinema), Umberto Carretti (CGIL). 

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22 Ottobre 2018

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