Nuovi personaggi dall’inconfondibile tocco Aardman hanno invaso le fermate degli autobus e della metropolitana londinese, i giornali e gli schermi televisivi inglesi e soprattutto il web. C’è Brian, Bull Terrier appassionato di bungee jumping che gironzola instancabile con la sua sedia a rotelle, mezzo preferito anche dalla lumaca Spud e dalla bella porcospina Peg. Poi ci sono Tim la tartaruga che ha perso una gamba e si muove ora con le sue stampelle e Slim l’insetto-stecco che non si separa mai dal suo bastone da passeggio: sono alcune delle Creature Discomforts, versione disabile di una della più famose creazioni televisive della Aardman Animations, dal titolo Creature Comforts.
Realizzato dai creatori di Wallace & Gromit in collaborazione con la principale associazione di solidarietà inglese nel campo della disabilità, la Leonard Cheshire Disability, il progetto vuole avvicinare con una serie di animazione e una diffusa campagna promozionale i bambini (e non solo) al mondo dei diversamente abili mostrando la discriminazione quotidianamente subita, il più delle volte come risultato di un’ignoranza largamente diffusa. L’obiettivo è quello di modificare la percezione nei confronti di questa fascia della popolazione e cambiare radicalmente l’approccio della persone alla disabilità. Ogni animazione si conclude infatti con lo slogan: “Cambia il modo di vedere la disABILITÀ”. In una delle interviste animate che compongono la serie, Spud la lumaca dichiara: “La maggior parte della gente pensa che se sei su una sedia a rotelle non puoi fare nulla e buona parte di questo pensiero è frutto solo d’ignoranza”. La porcospina Peg continua: “La gente suppone che avere le rotelle significhi non avere niente nel cervello!”. E le conclusioni spettano a Flash, un bassotto che al posto delle zampe posteriori ha una specie di carrellino: “E invece se sei su una sedia a rotelle non vuole affatto dire che non sei capace di pensare. Ognuno, non solo i disabili, dovrebbe lasciarsi convincere da questo pensiero in modo da poter convivere e lavorare tutti in armonia”.
Non è la prima volta che vengono utilizzati dei cartoni animati per sensibilizzare al problema della disabilità: già nel 2001 la UIDLM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) aveva lanciato la campagna ‘Muscoli di cartone‘ realizzando una serie di cartoni animati con le voci di Claudio Bisio e Fabrizio Frizzi. E’ la prima volta però che i personaggi vengono doppiati direttamente da persone disabili: Flash il bassotto è Alex Milhaly, vittima da giovane di una lesione spinale dopo la quale vive sulla sedia a rotelle: “Vorrei che tutti capissero che noi siamo persone a tutto tondo e che la nostra disabilità non ha spento le nostre facoltà mentali”. Ian Wilding invece vive con la sclerosi multipla ed è l’alter ego di Tim la tartaruga: “Ci sono persone che a volte fanno quasi fatica a parlare con me e mia moglie. Dovrebbero ‘semplicemente’ capire che è la carrozzina e non la malattia a causare una serie di problemi”.
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